Manfredonia, arrivati i 77 reperti archeologici Collezion Rizzon

SI è, finalmente, concluso il macchinoso e lungo iter burocratico relativo ai beni culturali del sito archeologico di Siponto: oggi, 10 settembre 2013

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SI è, finalmente, concluso il macchinoso e lungo iter burocratico relativo ai beni culturali del sito archeologico di Siponto: oggi, 10 settembre 2013, accolti dal Vicesindaco, Matteo Palumbo, sono arrivati da Vicenza i 77 reperti archeologici della “Collezione Rizzon”.

LE SPESE A CARICO DELL’ENTE

Grazie all’interessamento, in particolare dell’avvocato Paolo De Meo (un sipontino di Vicenza) ed anche di altri benemeriti concittadini, non appena ebbe notizia dell’esistenza di questo prestigioso tesoretto, il Sindaco Angelo Riccardi mise in moto la macchina amministrativa e le arti tutte della diplomazia per restituire a Manfredonia almeno una parte dei tanti suoi beni che, in epoche e per motivi diversi, sono stati asportati e sottratti alla collettività. “Ci è stata sottratta una parte della nostra storia, della nostra cultura, delle nostre radici. Ora ce ne riappropriamo dopo lunghe e difficili interlocuzioni con la Provincia di Foggia, con quella di Vicenza, con le Soprintendenze Archeologiche del Veneto e della Puglia oltre che del Ministero per i Beni Culturali“.

Si tratta di 77 reperti archeologici in ceramica geometrica, a fasce, in stile misto, a figure rosse, sovra dipinte, a vernice nera e di un vaso plastico configurato a testa umana. Fanno parte tutti del vasto repertorio presente nelle case di quell’epoca lontana: vasi per l’acqua e per il vino, contenitori in terracotta, coppe per bere, brocche, coperchi di pentole, vasetti per profumi, contenitori per versare unguenti o olio, i cui nomi, per convenzione degli archeologi, hanno tutti origine greca ( ad es.Askos, Kylix, Cratere etc.).

Il primo cittadino di Manfredonia dichiara la sua soddisfazione a nome di tutta la città e conferma tutto quanto dichiarato nell’agosto dello scorso anno, dopo la deliberazione dell’acquisto della collezione. “Come Comune – diceva – per quanto permettono le nostre possibilità, sosteniamo da sempre il progetto di ricerca e di valorizzazione delle scoperte (archeologiche). Il patrimonio storico di una città costituisce valore aggiunto e pilastro di un nuovo modello di sviluppo che guarda al futuro. La valorizzazione dei beni archeologici permetterà di ricostruire l’identità cittadina e restituirci le nostre radici”. Ed ora il Sindaco Riccardi aggiunge: “Sento il dovere di ringraziare sia quei cittadini che mi hanno segnalato l’esistenza di questa collezione, sia l’Amministrazione Provinciale e con essa la dottoressa Consiglio ed il dottor Mazzone per la collaborazione, ma anche tutti quelli che all’interno dell’Amministrazione Comunale hanno lavorato fattivamente perché si raggiungesse questo importante risultato”. Assicura, infine, che “quanto prima saranno resi fruibili in modo decoroso e adeguato a tutti: cittadini e ospiti di Manfredonia”.

Matteo Fidanza Ufficio Stampa e Comunicazione – Città di Manfredonia
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