Puglia, per i prodotti ittici presto il marchio qualità

Cresce l’attenzione e il livello di adesione al programma «Agricoltura e Qua»lità dell’Assessorato alle Risorse agroalimentari della Regione, che ha n

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Cresce l’attenzione e il livello di adesione al programma «Agricoltura e Qua»lità dell’Assessorato alle Risorse agroalimentari della Regione, che ha nel Marchio «Prodotti di qualità di Puglia» la sua espressione più alta. A sostenerlo è una nota dell’assessore al ramo, Fabrizio Nardoni. Un processo di allargamento delle filiere riconoscibili sotto il marchio che tende a valorizzare i prodotti agricoli e alimentari ad elevato standard qualitativo controllato, ma che nello stesso tempo grazie all’indicazione d’origine consente azioni di informazione, pubblicità, marketing e accreditamento sui mercato delle tipicità pugliesi.

Un marchio ombrello in cui nella riunione, svoltasi nei giorni scorsi nella sede dell’Assessorato, si sta ritagliando uno spazio di rispetto anche la filiera ittica. «Siamo in una fase già avanzata degli accordi previsti per la definizione dei disciplinari di produzione per questa filiera – commenta Fabrizio De Castro, responsabile del progetto per l’Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari – e pensiamo di poter registrare i primi risultati già a partire dal mese di settembre».
Alla riunione a cui ha partecipato anche il dirigente dell’Ufficio associazionismo Alimentazione tutela e qualità della Regione, Nicola Laricchia, ha preso parte anche Giulio Malorgio, del Dipartimento Ingegneria ed economia agraria dell’Università di Bologna, che coordinerà il gruppo di esperti chiamato a redigere i tre disciplinari di accesso al Marchio che riguarderanno il settore ittico. La definizione dei disciplinari di produzione farà riferimento a tre categorie: pesca (piccola e grande pesca), acquacoltura e molluschicoltura.

Il gruppo di lavoro insediatosi e costituito da esperti di fama nazionale, su indicazione di Malorgio, dovrà tener conto anche delle indicazioni che arriveranno dal mercato al consumo al fine di predisporre al meglio gli strumenti utili per valorizzare la produzione pugliese. Le associazioni di categoria presenti all’incontro (Lega Pesca, Agci Pesca, Federpesca e Federcopesca), nel ribadire il particolare momento di crisi che sta attraversando il settore, hanno condiviso lo spirito e le finalità racchiuse nel potenziale di marketing del Marchio «Prodotti di qualità Puglia», considerato u n’utile strumento di rilancio del settore spesso schiacciato da politiche di mercato globalizzato che penalizzano proprio il pescato e le produzioni ittiche italiane e pugliesi in particolare. Per questa ragione si è ritenuto indispensabile l’avvio da parte delle Associazioni e in collaborazione con lo Sportello qualità della Regione, di una campagna di adesione al marchio da parte delle aziende di settore, in attesa dei disciplinari specifici. Il prossimo incontro del gruppo di lavoro è previsto per il 20 settembre. In quell’occasione si valuteranno le indicazioni provenienti dal mercato e dal mondo della pesca pugliese e si discuteranno le prime bozze dei disciplinari di categoria.


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