GRAZIE AI SIPONTINI IN AFGHANISTAN

E’ amareggiato il Sindaco, Angelo Riccardi, per la scarsa partecipazione nell’aula della Camera all’informativa del Ministro Mauro sulla morte del cap

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E’ amareggiato il Sindaco, Angelo Riccardi, per la scarsa partecipazione nell’aula della Camera all’informativa del Ministro Mauro sulla morte del capitano La Rosa, perito in Afghanistan nel corso della missione internazionale Isaf, operativa dal 2004. Riccardi continua invece a mantenere rapporti di vicinanza con i nostri concittadini impegnati in quella parte di mondo così lontana geograficamente, ma vicina a noi per la presenza dei nostri militari. “Mi è capitato spesso di sentirmi con ragazzi manfredoniani impiegati in missioni di pace all’estero. Continuo ad avere questo rapporto diretto con ognuno di loro. Proprio in questi giorni ho ricevuto un messaggio breve, però bellissimo nei suoi significati, da Vincenzo. Lui è in Afghanistan e mi ha espresso tutto il proprio orgoglio nel rappresentare la nostra città in una missione così vitale come quella che sta svolgendo”.“Sottolineo che sono io ad essere fiero di rappresentare istituzionalmente la città di Manfredonia, quella di Vincenzo e di numerosi altri sipontini – continua il primo cittadino – che si prodigano in un servizio che richiama l’aiuto e la collaborazione tra i popoli. L’unica via per offrire un futuro sereno all’umanità”.

L’Italia è uno dei primi Paesi al mondo per impegno nelle missioni internazionali d’imposizione e di mantenimento della pace. In questo caso la zona sotto la responsabilità italiana è un’ampia regione dell’Afghanistan occidentale, grande quanto il Nord Italia. Vi sono alpini, bersaglieri, uomini e mezzi della Marina Militare, dell’Aeronautica Militare, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza. Il nuovo esercito afghano, per esempio, è affidato alle cure dei militari; sono invece i carabinieri ad occuparsi della polizia. Ognuno ha un proprio compito, preciso, e lo svolge con vero spirito di sacrificio e con professionalità spiccate e sempre più elevate per l’esperienza accumulata.

“Non è un caso – aggiunge ancora il Sindaco Riccardi – se i nostri soldati sono apprezzati dalle popolazioni coinvolte e contribuiscono a fornire un’immagine positiva del nostro Paese all’estero. Svolgono sì opere di bonifica delle principali strade dagli ordigni improvvisati, addestrano le forze di sicurezza afghane, costruiscono scuole e ambulatori, ma si distinguono soprattutto nell’umanità che li caratterizza nelle relazioni con la popolazione”.

Mentre si prosegue in un’azione coerente ed incisiva di stabilizzazione del Paese, si continua a mostrare quella generosità tipica del nostro Belpaese. “La pace è come un edificio indivisibile e ciascuno di noi può concorrere a rafforzarlo. I nostri militari, animati da una fortissima motivazione, si stanno distinguendo – chiude Riccardi – nell’aiutare gli altri. Una chiara lezione di pace. Rivolgo loro, in special modo ad i manfredoniani che sono lì in questo momento, a chi ci è stato ed a chi ci andrà, un grande ringraziamento per rappresentare la nostra comunità in maniera così fulgida. Aggiungo anche un altrettanto grande elogio alle famiglie che sopportano il peso della lontananza dei loro cari. Gonfio il petto, è il caso di dirlo, nel fregiarmi dell’appartenenza alla stessa città di Vincenzo, di Gianfranco (un altro sipontino che so essere impegnato in missione) e di tutti quei ragazzi a cui non posso rendere giustizia anche solo citando i nomi, ma dai quali attingo energie dall’esempio che danno a noi tutti. Forza ragazzi, continuate a farci onore!”.

Ufficio Stampa e Comunicazione – Comune di Manfredonia

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