Manfredonia, furti ad Acquedotto, convalidati 2 arresti

 Il  Tribunale di Foggia, giudice R.Scillitani, ha convalidato stamane gli arresti di Falcone Michele – anni 44 – e Murgo Cosmo Damiano – anni 29 – tr

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 Il  Tribunale di Foggia, giudice R.Scillitani, ha convalidato stamane gli arresti di Falcone Michele – anni 44 – e Murgo Cosmo Damiano – anni 29 – tratti in arresto il 3 giugno 2013 dagli Agenti della Squadra di P.G. del Commissariato di Manfredonia, con l’accusa di furto aggravato in concorso. Disposta la detenzione in carcere a Foggia per Murgo, difeso dall’avvocato Vincenzo Di Staso, e la detenzione ai domiciliari per Falcone, difeso dall’avvocato Angelo Salvemini.
Una camera di manovra dell’Acquedotto Pugliese, quella che gestisce l’intera distribuzione idrica del comune di Manfredonia, era stata presa di mira da “predoni del rame”. In seguito l’intervento della Polizia, con arresto degli autori dei furti e fine agli atti “predatori”, così evitando che i continui furti dall’interno della camera di manovra potessero avere conseguenze ben più gravi, mettendo a rischio l’intera distribuzione idrica nel comune di Manfredonia.I poliziotti hanno sorpreso Falcone e Murgo a trasportare una grata di ferro asportata dai locali dell’Acquedotto. Una volta bloccati i due, gli agenti hanno proceduto alla perquisizione dell’autovettura, dove all’interno del cofano posteriore sono state rinvenute altre due grate. Nel corso della perquisizione, all’interno dell’auto sono stati rinvenuti altresì alcuni interruttori magneto-termici, alcuni cavi elettrici, ed attrezzi atti allo scasso: un piede di porco, una tenaglia, una pinza ed una forbice per elettricista.I due soggetti arrestati avevano creato un varco nella rete di recinzione posta a protezione del locale acquedotto, mentre per consentire l’accesso alla camera di manovra, era stata completamente scardinata la porta in ferro ed erano state posizionate delle pietre di grandi dimensioni per tenere il telaio e la porta staccati dal muro. Per verificare i danni causati, gli agenti unitamente agli operai dell’acquedotto pugliese si sono portati all’interno della camera di manovra, dove hanno constatato che tutte le grate che consentivano il passaggio tra i vari impianti della camera erano state asportate, inoltre i quadri elettrici utilizzati per il monitoraggio dell’impianto erano stati privati di tutti gli interruttori e dei cavi elettrici. Per quanto accertato sia Murgo che Falcone sono stati arrestati. Murgo, non nuovo a tali episodi, nell’aprile del 2012 era stato arrestato con altri soggetti poiché aveva rubato dei cavi di rame dall’interno di un’azienda.

Le grate trafugate, rivendute ad un raccoglitore di metalli, avrebbero fruttato circa 50 euro, mentre il rame sarebbe stato rivenduto a 4 euro al Kg; sicuramente all’acquedotto pugliese, per ripristinare i danni arrecati, occorreranno diverse migliaia di euro.

Dunque continua da parte del Commissariato l’azione di contrasto al fenomeno dei furti di rame e materiale ferroso; si ricorda che poche settimane fa, 4 cittadini rumeni sono stati denunciati perché trovati in possesso di attrezzi utilizzati per tranciare i cavi.

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