Ospedale Manfredonia, interviene il direttore sanitario

'Nessun declassamento per l´ospedale San Camillo de Lellis di Manfredonia. Anzi, entro fine marzo il nosocomio sipontino, grazie alle battaglie politi

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‘Nessun declassamento per l´ospedale San Camillo de Lellis di Manfredonia. Anzi, entro fine marzo il nosocomio sipontino, grazie alle battaglie politiche portate avanti dal sindaco Angelo Riccardi e dal consigliere regionale Franco Ognissanti, si avvarrà di due nuovi reparti: lungodegenza e riabilitazione per un totale di 28 nuovi posti letto’. Lo ha detto in una intervista rilasciata al nostro telegiornale, il direttore sanitario dell´ospedale di Manfredonia, Giuseppe Totaro, il quale ha puntualizzato anche sulla chiusura del reparto di ostetricia e ginecologia. ‘Questo reparto chiude a causa di una legge statale e non per la negligenza della politica locale’. Infine la precisazione sull´UTIC. ‘Nessun declassamento del servizio. In un primo momento – ha affermato Totaro – la Regione aveva pensato di conservare l´UTIC solo a Cerignola, poi grazie alle pressioni e al lavoro esercitato da Riccardi e Ognissanti, si è riusciti a far cambiare idea all´assessore regionale alla sanità. Pertanto, sia Manfredonia che Cerignola hanno conservato l´UTIC, con una sola differenza: a Manfredonia si chiama area critica con 4 posti letto, dei 16 totali di cardiologia, per la terapia intensiva’.

Saverio Serlenga

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