I buoni propositi per il 2013

La notte dell’ultimo dell’anno è magica perché è come se si chiudesse un sipario e se ne aprisse un altro. Tutti, quella notte, tra i fuochi d’artif

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La notte dell’ultimo dell’anno è magica perché è come se si chiudesse un sipario e se ne aprisse un altro. Tutti, quella notte, tra i fuochi d’artificio, alziamo gli occhi al cielo ed esprimiamo dei desideri, facciamo un resoconto delle cose buone e di quelle meno buone che abbiamo ottenuto nell’anno che sta andando via e soprattutto pensiamo a come vorremmo che fosse il nuovo anno facendo i famosi buoni propositi.

L’ottimismo, l’entusiasmo e la speranza del Capodanno purtroppo a volte si esauriscono in poche settimane, e ben presto ci ritroviamo nuovamente impantanati nell’autocompatimento.

Perché non riusciamo a portare a termine i nostri buoni propositi?
I nostri propositi, spesso, sono formulati in modo vago e non contengono un vero e proprio piano d’azione concreto. 

 

Come fare, allora, per correggere questi difetti ed andare fino in fondo nei nostri nuovi propositi?

 

Il metodo delle sei modifiche prevede i seguenti passi:

 
– Scegliere sei buoni propositi per il 2012. Fate attenzione a non stabilire obiettivi unicamente in un’area della vostra vita ma copritele tutte: famiglia, rapporto di coppia, salute, lavoro-soldi, crescita personale, hobby-divertimento) 
– Scegliere uno dei sei propositi per incominciare. 
– Impegnarsi pubblicamente (dirlo a parenti e amici) per la realizzazione di questo proposito entro due mesi. 

La notte dell’ultimo dell’anno è magica perché è come se si chiudesse un sipario e se ne aprisse un altro. Tutti, quella notte, tra i fuochi d’artificio, alziamo gli occhi al cielo ed esprimiamo dei desideri, facciamo un resoconto delle cose buone e di quelle meno buone che abbiamo ottenuto nell’anno che sta andando via e soprattutto pensiamo a come vorremmo che fosse il nuovo anno facendo i famosi buoni propositi.

L’ottimismo, l’entusiasmo e la speranza del Capodanno purtroppo a volte si esauriscono in poche settimane, e ben presto ci ritroviamo nuovamente impantanati nell’autocompatimento.

Perché non riusciamo a portare a termine i nostri buoni propositi?
I nostri propositi, spesso, sono formulati in modo vago e non contengono un vero e proprio piano d’azione concreto. 

 

Come fare, allora, per correggere questi difetti ed andare fino in fondo nei nostri nuovi propositi?

 

Il metodo delle sei modifiche prevede i seguenti passi:

 
– Scegliere sei buoni propositi per il 2012. Fate attenzione a non stabilire obiettivi unicamente in un’area della vostra vita ma copritele tutte: famiglia, rapporto di coppia, salute, lavoro-soldi, crescita personale, hobby-divertimento) 
– Scegliere uno dei sei propositi per incominciare. 
– Impegnarsi pubblicamente (dirlo a parenti e amici) per la realizzazione di questo proposito entro due mesi. 
– Spezzettare questa nuova abitudine in otto piccoli passi, partendo da uno che vi sembra ridicolmente semplice. 
– Effettuare il secondo step dopo la prima settimana, e ancora una volta comunicarlo pubblicamente.
– Ogni settimana inserire un passo sempre più difficile. Resistete alla tentazione di progredire più velocemente.

– Ripetere l’operazione fino ad arrivare all’ottava settimana: a questo punto gli 8 piccoli passi che componevano il primo proposito dovrebbero essere compiuti, e si può passare a quello successivo. 

 

La fine dell’anno rimanda alla fine di un periodo e all’inizio di un nuovo ciclo, una sorta di rinascita. Provare ad ascoltare se stessi è, senza dubbio, il regalo migliore che ci si possa fare.

 

 

– Spezzettare questa nuova abitudine in otto piccoli passi, partendo da uno che vi sembra ridicolmente semplice. 
– Effettuare il secondo step dopo la prima settimana, e ancora una volta comunicarlo pubblicamente.
– Ogni settimana inserire un passo sempre più difficile. Resistete alla tentazione di progredire più velocemente.

– Ripetere l’operazione fino ad arrivare all’ottava settimana: a questo punto gli 8 piccoli passi che componevano il primo proposito dovrebbero essere compiuti, e si può passare a quello successivo. 

 

La fine dell’anno rimanda alla fine di un periodo e all’inizio di un nuovo ciclo, una sorta di rinascita. Provare ad ascoltare se stessi è, senza dubbio, il regalo migliore che ci si possa fare.

 

A tutti i miei lettori auguro un domani migliore.

 

BUON 2013 !!!

 

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