Mons. Castoro a Messa di Mezzanotte: riaprire le aziende di Manfredonia

'Dio è vicino alle famiglie che vivono prove affettive e soffrono per la crisi che toglie lavoro, prospettiva ai giovani, sicurezza ai pensionati, sol

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‘Dio è vicino alle famiglie che vivono prove affettive e soffrono per la crisi che toglie lavoro, prospettiva ai giovani, sicurezza ai pensionati, solidarietà e vicinanza alle persone sole e ammalate’. Nella notte del Natale del Signore, in una Cattedrale di Manfredonia gremita di fedeli, l’Arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovcanni Rotondo, monsignor Michele Castoro, ha presieduto la Veglia e la Santa Messa di Mezzanotte. Tanti i richiami al territorio. ‘Che sia un Natale di speranza per poter ripartire, per una ripresa, una nuova crescita economica del nostro Gargano. Mi auspico una ripresa etica, religiosa, spirituale, senza della quale anche quella economica non può trarre benefici. La crisi sta investendo tutti – ha aggiunto il presule – ci sono persone che hanno perso il lavoro, persone che nonostante siano arrivate a 50 anni non hanno mai trovato una occupazione, chi vive in difficoltà. E nella nostra diocesi sono davvero tanti. In questo momento la solidareietà deve rappresentare il valore che accomuna tutti, chi ha deve sapere condividere con altri’. Poi monsignor Castoro lancia l’appello all’imprenditoria locale. ‘Mi auguro che presto le aziende di Manfredonia possano riprendere a produrre, garantendo ai giovani quel futuro occupazionale che inseguono da tempo’. Castoro non ha tralasciato nemmeno il difficile momento che Manfredonia e il resto del Gargano stanno vivendo per l’aumento della criminalità. ‘Non possiamo rassegnarci davanti a queste morti violente che si ripetono frequentemente. Spesso sono i giovani a perdere la vita o a procurare la morte. Tutti dobbiamo interrogarci e fare rete per fare capire ai ragazzi l’importanza della vita e il rispetto della dignità degli altri’. Infine un pensiero agli ammalati e alle persone sole. ‘Il sentimento più grave che un individuo possa avere dentgro di se è proprio quello della solitudine. Non dobbiamo lasciarle sole queste persone che già vivono una situazione di grande disagio’.

Saverio Serlenga


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