Giovanni Di Bari: tra interrogatori e stub il movente resta un mistero

Proseguono le indagini coordinate dal sostituto procuratore del tribunale di Foggia, Antonio Laronga, sull'omicidio di Giovanni Di Bari avvenuto ieri

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Proseguono le indagini coordinate dal sostituto procuratore del tribunale di Foggia, Antonio Laronga, sull’omicidio di Giovanni Di Bari avvenuto ieri a Mattinata in una masseria di Vignanotica. I carabinieri del reparto operativo di Foggia hanno eseguito alcuni stub, l’esame che serve per verificare la presenza di polvere da sparo su corpo e indumenti,

Secondo quanto ricostruito dai militari, la moglie della vittima, uccisa con una fucilata ad un fianco, era andata via dalla masseria ieri mattina intorno alle 7,30. Il suocero, invece, come era solito fare è andato nell’azienda agricola alle 13,30: è stato lui poi a trovare il cadavere del genero riverso nella cucina.

La scorsa notte e questa mattina sono state eseguite diverse perquisizioni. La vittima era anche parente alla lontana di Angelo Notarangelo, presunto boss di Vieste. Gli investigatori hanno però accertato che tra Notarangelo e la vittima non ci fosse alcuna frequentazione. Tra le ipotesi si fa strada anche quella di un litigio tra confinanti

Inoltre Di Bari era incensurato e in passato non aveva mai avuto problemi con la giustizia, un uomo tutto casa e lavoro. Quando non accudiva i suoi animali, lavorava come ‘stagionale’ in qualità di forestale della Regione Puglia
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