Anche il Comune di Cerignola tra i “No Triv” del 6 Ottobre

L’Amministrazione Comunale di Cerignola aderisce alla manifestazione di protesta e sensibilizzazione contro le trivellazioni petrolifere al largo dell

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L’Amministrazione Comunale di Cerignola aderisce alla manifestazione di protesta e sensibilizzazione contro le trivellazioni petrolifere al largo delle Isole Tremiti, che si terrà sabato 6 ottobre a Manfredonia. L’iniziativa è stata presa dalla “Rete di associazioni contro le trivellazioni nel Mar Adriatico e Mar Jonio”, che ha voluto coinvolgere tutte le istituzioni della Puglia, del Molise e dell’Abruzzo nonché quelle di tutta la Riviera adriatica, gli operatori turistici e più in generale tutti i cittadini interessati al problema.

A spingere perché anche Cerignola aderisse è stato il consigliere comunale Savino Laguardia, presidente della Commissione Salute, tra le voci più critiche in città contro l’entrata in funzione dell’inceneritore a poca distanza da Borgo Tressanti, nelle campagne cerignolane, per il quale “non dobbiamo vedere l’eventualità delle trivellazioni in mare come qualcosa che non può interessarci. Non possiamo dare il nostro avallo a una decisione calata dall’alto e che riteniamo sconsiderata. La perforazione in mare determinerebbe uno scempio paesaggistico in una delle perle della Puglia, conosciuta e amata in tutta Italia e non solo.

All’economia turistica della zona, insomma, verrebbe inflitto un colpo mortale”.

Sulla stessa lunghezza d’onda il Sindaco, Antonio Giannatempo, secondo il quale “le trivellazioni alla ricerca del petrolio potrebbero avere una ricaduta negativa in termini economici non solo sulle Tremiti, ma sull’intera provincia di Foggia.

Chi abitualmente trascorre le proprie vacanze alle Diomedee e chi avesse in mente di farlo potrebbe cambiare idea in presenza delle piattaforme petrolifere; se ciò avvenisse, sarebbe una iattura per tutto il territorio della Capitanata. Oltre che della bellezza del mare, queste persone potrebbero vedersi private anche dell’opportunità di conoscere numerosi altri luoghi interessanti, vicini alle Tremiti.  Pensiamo che non si possa non tener conto delle volontà dei governi locali e soprattutto delle popolazioni, assolutamente contrarie alle ricerche di petrolio in mare autorizzate dal Governo”.

“Non stiamo parlando di un territorio a vocazione petrolifera – aggiunge Laguardia – ma di un territorio che vive di turismo e di un’agricoltura capace di sfornare prodotti pregiatissimi. Queste risorse, le uniche di una  zona depressa, potremmo finire per perderle se dovessero fare davvero la loro comparsa le piattaforme”.
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