Ripresa scavi Coppa Nevigata, convenzione Ente-La Sapienza

Campagna  di scavi archeologici nell’area fortificata di Coppa Nevigata: nuova convenzione fra Ente e Università ‘La Sapienza’ di Roma – Dipartimento di Scienze storiche, Archeologiche ed Antropologiche dell’Antichità: contributo in concorso di spese dell’Ente pari a 5.500 euro annui per il citato dipartimento.

La relazione. Dalla relazione dell’assessore P.Cascavilla, tra le iniziative promosse dal Comune per la “promozione e la diffusione della cultura”, con relativa concessione di sovvenzioni e contributi economici, anche quella di “diffondere l’alto significato della ricerca archeologica in atto nel territorio, ricco di testimonianze del passato”. Da qui il “particolare riferimento alla prosecuzione degli scavi nella zona di Coppa Nevigata”, a cura del citato Dipartimento universitario.

“(…) un’attività di grande interesse per il Comune, in quanto dal buon esito delle iniziative programmate dal Dipartimento – che opera nel territorio di Manfredonia dal 1983 – potranno giungere altre scoperte importanti per la conoscenza della vita delle comunità che vissero nella zona durante il Neolitico e l’Età del Bronzo”.

Scaduta la precedente convenzione. In precedenza, D.G.C.776/28.12.2002 il Comune sottoscrisse una convenzione relativa con il citato Dipartimento della Sapienza per l’attività di scavi nell’area fortificata di Coppa Nevigata. La convenzione è di durata quinquennale, sottoscritta il 18.03.2004. Da qui la sottoscrizione della nuova convenzione sempre della durata di cinque anni. E’ stata accertata la disponibilità al Cap. PEG 3760 “Spese per ricerche archeologiche” del bilancio per l’esercizio finanziario del 2012. Il contributo in concorso di spese previsto è di 5.500 euro annui.

Focus COPPA NEVIGATA. Dalla raccolta dati, Coppa Nevigata è un sito archeologico preistorico in provincia di Foggia, a sudovest di Manfredonia, sulle coste del Gargano. La frequentazione umana sul sito, situato ai margini della costa, con facile accesso al mare e numerose risorse naturali, risale al Neolitico, ossia intorno al 6000 a.C. Nell’età del Bronzo – intorno al 1750 a.C. – si sviluppa un insediamento notevole, che vanta anche contatti con la civiltà minoica: si praticava ampiamente l’estrazione della porpora dai murici e la spremitura delle olive, dimostrando così l’antichissima tradizione culturale legata all’olio d’oliva in Puglia. Alcune aree prossime alle fortificazioni e alla riva della laguna furono adibite ad attività collettive, connesse sia alla conservazione e al trattamento dei cereali, che all’estrazione della porpora; in seguito queste attività si spostarono all’interno dell’abitato. L’insediamento era provvisto di mura difensive in pietrame a secco.

Come riportato, “attualmente il sito è scavato periodicamente da una missione della Sapienza di Roma, sotto la direzione di Alberto Cazzella“.
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