IMAR, attivata prima fase mobilità

IMAR : proprietà ferma sulla mobilità, con presunta trattativa per la cessione dell’azienda. Ansia dei 50 lavoratori che confidano in un’acquisizione

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IMAR : proprietà ferma sulla mobilità, con presunta trattativa per la cessione dell’azienda. Ansia dei 50 lavoratori che confidano in un’acquisizione societaria e/o comunque in una ricollocazione lavorativa.

Così dopo l’incontro nella sede della Confindustra di Foggia, il 10.09.2012, alla presenza della Imar srl, assistita dall’Ufficio Sindacale di Confindustria Foggia – “con la presenza del proprietario G.Pettinari e del direttore di stabilimento C.Pettinari” – delle Organizzazioni sindacali della FIM Cisl e Fiom Cgil provinciali e delle RSU.


Attivata la prima fase della procedura dei mobilità (ex l.223/91).
Dopo il lungo periodo di crisi, ricordando la cessazioni delle produzioni nello stabilimento di Manfredonia nell’aprile/maggio 2012, e l’attuale CIG straordinaria per le 50 unità, le parti si sono riunite ai sensi degli articoli 4 e 24 della legge 223/91. Vale a dire per la procedura della mobilità.

La stessa procedura di mobilità, per cessazione attività, è stata avviata – come risulta dagli atti – con raccomandata a/r da parte dell’azienda il 30 luglio 2012. Dopo un attento esame della situazione, la proprietà dell’Imar ha confermato la necessità di procedere alla cessazione delle attività, per le motivazioni indicate nella comunicazione di avvio della mobilità”.

Le parti, dopo un attento esame della situazione – con un dibattito “comunque animato” – hanno deciso di chiudere la prima fase della procedura relativa alla mobilità. Il verbale verrà trasmesso alla Provincia di Foggia per l’attivazione della seconda fase della procedura, come previsto dall’articolo 4 comma 7 della citata l.223/91.

“La proprietà è stata irremovibile sulla mobilità – dice l’RSU della Fim Cisl Iacoviello – ora si parla di un nuovo acquirente, di una cessione dell’azienda entro ottobre. Se entro questa data non ci sarà nulla di concreto la proprietà dovrebbe portare via tutti i macchinari (ad oggi trasferiti solo alcuni muletti, ndr). Le istituzioni sono al corrente della situazione, sin dall’incontro di luglio a Bari ma ad oggi non abbiamo ancora notizie. Rinnoviamo l’invito per intervenire, eravamo il fiore all’occhiello, come ha detto qualcuno, del Contratto d’Area territoriale, non possiamo terminare le nostre attività in questo modo”.

“L’azienda ci ha inoltrato un’offerta ridicola – dice il delegato della FIM CISL Delli Santi – ora le nostre richieste sono due: o una reale cessione ad un altro gruppo o la nostra ricollocazione”.


Prossimi incontri.
Come prassi, prossimi incontri entro settembre in Provincia a Foggia, ufficio del lavoro, quindi – nel caso di mancati accordi – riunioni a Bari e dunque presso il Ministero competente
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