Trivelle alle Tremiti il ministro Clini dice sì Regione: sarà battaglia

La decisione del ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, di autorizzare alla vigilia di Ferragosto le prospezioni chieste dalla Petroceltic nei pressi

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La decisione del ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, di autorizzare alla vigilia di Ferragosto le prospezioni chieste dalla Petroceltic nei pressi delle Isole Tremiti è “una offesa alla dignità della nostra Regione e degli altri enti locali che si erano espressi negativamente rispetto alla prospettiva di vedere il nostro mare violentato dalla corsa all’oro nero”. Lo dichiara l’assessore regionale della Puglia alla Qualità dell’Ambiente, Lorenzo Nicastro, che oggi ha ricevuto comunicazione ufficiale.

La decisione del governo “è una ulteriore conferma – prosegue Nicastro – della sensazione di marginalizzazione della Puglia. Speravamo che questo atteggiamento, in considerazione dell’attenzione e della collaborazione avviate sulla vicenda Taranto, fosse ormai consegnato al passato. Ma evidentemente non è così”.

Secondo l’assessore, la Puglia “la cui economia è fortemente legata al mare, al turismo ed ai prodotti enogastronomici, subisce oggi una minaccia che speravamo scongiurata: nonostante il corale ‘nò gridato a gran voce lo scorso 21 gennaio a Monopoli da istituzioni e cittadini pugliesi, il rischio di un ’embargò sulle nostre coste ad opera delle multinazionali del petrolio prende sempre più corpo”.

Per Nicastro il parere del ministro “conferma la direzione ostinata del Governo nazionale verso lo sfruttamento massivo delle fonti energetiche fossili e, riteniamo, crea un pericoloso precedente per il destino del nostro mare”. L’assessore rciorda che giacciono al ministero altre richieste di autorizzazione per prospezioni geosismiche.

“Se fino ad ora nutrivamo qualche speranza di ravvedimento nelle scelte di politica energetica nazionale che servisse a scongiurare la corsa al petrolio nel basso Adriatico – afferma l’assessore pugliese – adesso abbiamo l’amara certezza che anche le altre richieste di prospezione, verosimilmente, saranno autorizzate. In prospettiva si concretizza uno scenario allarmante per il nostro mare e per la vocazione turistica della nostra regione”.

“Fin da ora dico che non ci daremo per vinti e che – conclude l’assessore – oltre a ricorrere in tutte le sedi giurisdizionali, proseguiremo con le modalità civili proprie dei pugliesi a manifestare il nostro dissenso e la nostra protesta nella battaglia per affermare il diritto della Puglia a progettare un futuro diverso rispetto a quello che altri pensano di disegnare. Invito i pugliesi tutti, oltre che i rappresentanti delle istituzioni e coloro che siedono in parlamento eletti nella nostra regione, ad aiutarci a sostenere questa battaglia”.
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