Gargano, P.Salvemini: sospendere apertura anticipata della caccia

LA LAC Puglia “in considerazione delle eccezionali e drammatiche condizioni climatiche, caratterizzate dal protrarsi delle altissime temperature e ass

Mancini, lunedì i funerali a Manfredonia
Il 5 febbraio si celebra l’11^ Giornata nazionale di Prevenzione dello Spreco Alimentare.
arrestati per furto

LA LAC Puglia “in considerazione delle eccezionali e drammatiche condizioni climatiche, caratterizzate dal protrarsi delle altissime temperature e assenza di piogge e del susseguirsi di vasti incendi”, ha chiesto al presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e all’assessore alla cacciaDario Stefano, di annullare l’apertura anticipata della stagione venatoria 2012-2013 prevista per il prossimo 1 settembre.

Il prolungarsi della siccità e gli incendi hanno portato alla distruzione di vaste aree naturali (quindi n restringimento degli habitat disponibili) e costituito gravi problematiche per le produzioni agricole, con la riduzione di risorse alimentari e idriche, determinando un maggiore stress fisico (maggiore dispendio di energie per raggiungere le fonti idriche ridotte) per tutte le specie selvatiche, che diventano bersaglio fin troppo facile per le doppiette nei pressi degli scarsi corsi d’acqua e nell’entroterra. Questa situazione, inoltre, ha causato una drastica diminuzione della natalità e l’incremento della mortalità nei giovani di piccola “selvaggina” come le lepri, e nei confronti delle tortore e delle quaglie nella nostra regione.

La preapertura, che è a tutti gli effetti una “deroga” alla legge sulla caccia particolarmente deleteria, dovrebbe essere applicata solo in casi eccezionali, ma ormai è diventata una regola. Settembre, inoltre, rappresenta un momento particolarmente delicato sia per il ciclo biologico di diverse specie, poiché molti individui giovani non sono ancora maturo, sia per la presenza di molte specie migratrici protette che possono essere, dunque, oggetto di abbattimento, dicono i referenti del Lac.

Per la LAC Puglia si tratta quindi dell’ennesima conferma di come la gestione della caccia nella nostra regione (ma anche nel resto d’Italia) venga fatta non sulla base dei dati scientifici e dei pareri degli esperti, ma semplicemente sulla base delle esigenze dei cacciatori. L’associazione sottolinea che altre regioni si stanno orientando verso il blocco della preapertura della caccia, proprio in virtù del caldo eccessivo che ha colpito il Sud negli ultimi mesi. Sulla stessa linea anche l’ISPRA (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) che ha chiesto di sospendere, quantomeno, la preapretura della caccia a specie migratorie.

«La Puglia ha di fatto approvato un calendario venatorio ancora monco, in quanto al momento è in vigore il piano faunistico regionale che è stato censurato lo scorso anno dal Consiglio di Stato per carenza di Valutazione Ambientale – ha affermato il delegato regionale LAC Pasquale Salvemini, originario di Manfredonia – pertanto anche sulla base degli incendi che hanno distrutto gran parte del patrimonio boschivo regionale, in particolare, nella provincia di Bari, sul Gargano e nel Salento chiediamo di sospendere immediatamente la preapertura della caccia, che dovrebbe essere autorizzata dalle regioni solo sporadicamente ma che, di fatto, in Puglia è diventata una costante».
false

COMMENTI

WORDPRESS: 0