Al via la Festa grande

Probabilmente Beatrice ha esagerato un po’, ma è servita a riportare le temperature climatiche ad una più equa e sopportabile misura. Quelle giuste pe

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Probabilmente Beatrice ha esagerato un po’, ma è servita a riportare le temperature climatiche ad una più equa e sopportabile misura. Quelle giuste per godersi una festa cittadina come quella dedicata alla venerata patrona Santa Maria di Siponto che prende il via domani.
D’altra parte, nella storia della Festa Patronale di Manfredonia, è avvenuto raramente che il maltempo gustasse le normale celebrazioni religiose e civili. E molto verosimilmente, la scelta di stabilizzare la data di fine agosto, dopo le oscillazioni dei periodi precedenti, è dovuta anche in considerazione dei fattori climatici molto favorevoli del periodo.
A tirare un gran sospiro di sollievo è certamente il Presidente della Festa Patronale, Francesco Schiavone, al suo primo impegno pubblico cui si è dedicato con “fede e passione” organizzando le celebrazioni “in linea con la tradizione ma anche tenendo conto delle difficoltà economiche del momento”.
Una Festa grande tale anche, e forse soprattutto, per la totale partecipazione di popolo. La Festa della Madonna è un punto fermo nella vita cittadina. Un attestato solenne di dedizione verso la Madre di Dio, una attestazione di continuità culturale di un popolo che vanta una storia millenaria. Fulcro di tale professione di fede la cattedrale, ove sono conservate, in cappelle a loro espressamente dedicate, le reliquie di tanta fede: la statua lignea detta “Sipontina” e il Quadro della Madonna: entrambe raffigurano la Vergine col Bambino Gesù ed entrambe appaiono col volto nero per effetto del trascorrere del tempo che ha alterato i colori originali. Cimeli di pregevole valore artistico, ma di inestimabile importanza di fede. L’immagine dell’icona è impreziosita dalle corone che cingono il capo della Madonna e del Bambino Gesù, impostole dal Cardinale Roncalli divenuto poi Papa Giovanni XXIII. Un avvenimento, auspice l’Arcivescovo del tempo (1958) Andrea Cesarano, immortalato nel grande mosaico che sovrasta la facciata della Cattedrale, e dal monumento marmoreo di Papa Giovanni XXIII.
Tanto la “Sipontina” quanto l’icona sono state sottoposte ad un accurato e specialistico restauro, a cura dell’Arcivescovo Michele Castoro il quale, nel solco d’intenti espressi dai suoi predecessori, dimostra una particolare attenzione nel recupero delle varie memorie storiche della città.
Domani dunque prende il via la Festa grande, al termine della Novena iniziata il 22 agosto scorso. Ad annunciarla il giro per la città delle Banda di Manfredonia e l’accensione, prevista alle ore 20, delle spettacolari luminarie della ditta Faniuolo di Putignano. Quindi il via alla prima attrazione festaiola: la “Notte Azzurra” sulla scia di un percorso enogastronomico a tappe. Un giro turistico mix di angoli suggestivi della città e pietanze espressione della variegata cucina sipontina.
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