Sanità, Manfredonia perde l'UTIC e Ognissanti minaccia di lasciare la maggioranza

La seconda fase del Piano di riordino ospedaliero penalizza ulteriormente l'Ospedale di Manfredonia, che pur vedendosi aumentare il numero dei posti l

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La seconda fase del Piano di riordino ospedaliero penalizza ulteriormente l’Ospedale di Manfredonia, che pur vedendosi aumentare il numero dei posti letto da 159 del 2010 agli attuali 165, perde due reparti di notevole importanza come quello di Ostetricia e Ginecologia e soprattutto l’UTIC, l’Unità di terapia intensiva cardiologica. Al consigliere regionale del Pd, Franco Ognissanti, le decisioni prese dall’assessore regionale alla sanità, Ettore Attolini, non piacciono perchè hanno ancora una volta declassato l’ospedale San Camillo de Lellis di Manfredonia. “Mi dispiace, ma questa volta Attolini non ha svolto un buon lavoro. La fase II del Piano di riordino ospedaliero – commenta Ognissanti – non è stata effettuata tenendo conto delle esigenze dei vari territori. Un ospedale importante come quello di Manfredonia ha subìto un forte declassamento nonostante le promesse di Vendola e dell’ex assessore Fiore. Per il San Camillo è l’inizio del declino: sopprimendo l’UTIC il nosocomio sipontino perde di peso e importanza. Non è aumentando di qualche posto letto in reparti come geriatria o recupero riabilitazione funzionale che si qualifica una struttura sanitaria. Manfredonia per il suo ampio bacino d’utenza che va da Monte Sant’Angelo a Vieste, soprattutto d’estate, ha bisogno dell’unità coronarica. Ci è stata letteralmente scippata dicendoci che il nostro ospedale non è abbinato al processo di emodinamica. Ma anche quello di Cerignola non lo è, così come non lo sono tante altre strutture regionali”. Franco Ognissanti esterna tutta la sua rabbia contro la maggioranza della Regione Puglia della quale egli stesso fa parte. “L’iter di questo regolamento è tutto da rivedere, e mi auguro che il parere della commissione sanità non sia lo stesso dell’assessore Attolini. La mia battaglia sarà quella di non far sopprimere l’UTIC, in caso contrario abbandonerò la maggioranza e aprirò una seria riflessione anche all’interno del mio partito”.

Saverio Serlenga

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