Graziano Delrio, Sindaco di Reggio Emilia e Presidente dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), ha comunicato l’annullamento della manifest
Graziano Delrio, Sindaco di Reggio Emilia e Presidente dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), ha comunicato l’annullamento della manifestazione che l’ANCI ed i Comuni italiani avevano programmato per giovedì 31 maggio prossimo a Venezia.
‘La decisione – ha affermato Delrio – e’ stata assunta per rispetto verso chi soffre e chi e’ impegnato a dare una mano per alleviare i problemi causati dal grave terremoto che sembra non voler abbandonare i territori dell’Emilia. Inoltre e’ opportuno a nostro avviso evitare gli spostamenti verso il nord-est che avrebbero potuto creare ulteriori pericoli e disagi per tutti’.
Ricordiamo che l’ANCI aveva promosso una grande manifestazione nazionale dei Comuni e di tutti coloro che hanno a cuore il benessere e il progresso civile del nostro Paese per la crescita del Paese e per chiedere al Governo di modificare i vincoli del Patto di stabilità e rivedere l’attuale impianto dell’Imu.
‘Le nostre parole Equità, Lavoro e Sviluppo sono le stesse che riassumono le richieste di tutte le forze sociali ed economiche del Paese che ci sostengono in questa battaglia. Chiediamo al Governo – aveva scritto Delrio – di liberare le risorse che i Comuni possono mettere al servizio del Paese, di restituire e di valorizzare l’autonomia virtuosa dei comuni: quella che può radicare nei nostri territori e moltiplicare gli sforzi per la ripresa del Paese. Cambiare natura e contenuti dell’IMU; reinterpretare il Patto di stabilità; liberare i Comuni da vincoli oppressivi: queste le parole d’ordine della manifestazione di Venezia’.
La manifestazione, precedentemente prevista per il 24 maggio, era stata posticipata al 31 maggio per i gravi fatti di Brindisi e per il terremoto in Emilia. Ora questo nuovo, ed opportuno, annullamento.
L’ANCI, oltre al coordinamento delle squadre di tecnici già in campo, sta avviando una raccolta dei fondi presso i Comuni (come già fatto in passato) ed e’ in stretto contatto con la Protezione Civile per poter fare tutto il possibile. Ovviamente gli edifici pubblici dei Comuni non coinvolti sono a disposizione della Protezione Civile per ospitare chi e’ rimasto senza casa e per i soccorritori.
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