Assegno di cura

L'assegno di cura è un contributo, determinato dalla Regione Puglia, volto a favorire la permanenza a domicilio di persone non autosufficienti, sosten

Vertice sulla scuola, scontro tra governo e Regioni
attentato Brindisi: il messaggio dell’Usppi
Lotteria degli scontrini, è flop: si lavora a una versione semplificata

L’assegno di cura è un contributo, determinato dalla Regione Puglia, volto a favorire la permanenza a domicilio di persone non autosufficienti, sostenendo al contempo il carico derivante dal lavoro di cura diretto ed indiretto o per acquistare prestazioni domiciliari tutelari e assistenziali. Ulteriore obiettivo è quello di assicurare al nucleo familiare della persona non autosufficiente, che assume l’onere del lavoro di cura, una adeguata forma di sostegno economico.
L’Ufficio di Piano, presso i Servizi Sociali di Manfredonia, comunica che le domande pervenute sono state 672, quelle che sono state ritenute ammissibili sono 562. Gli aventi diritto al beneficio, di 6.000€ cadauno, sono 98; numero proporzionato e derivato dalle risorse messe a disposizione dalla Regione che ammontano a 586.191,78€.
Al beneficio si accede in seguito alla compilazione della scheda S.VA.M.A. (Scheda per la Valutazione Multidimensionale dell’Adulto e dell’Anziano), che consta di due parti: la prima sociale e la seconda sanitaria. La valutazione complessiva avviene nella U.V.M. (Unità di Valutazione Multidimensionale), che viene convocata dal Distretto Sanitario. Finora le domande valutate in U.V.M. sono 136 (di cui 47 di persone in vita e 51 di persone decedute).
“Dalla valutazione effettuata in U.V.M. – illustrano dall’Ufficio di Piano – è confermata totalmente la condizione di non autosufficienza rilevata nella scheda sanitaria, compilata dal medico di medicina generale, ed è anche confermata al 100% la graduatoria provvisoria. Tale constatazione conferma la validità del lavoro di istruttoria svolto dai Servizi Sociali, con il rispetto pieno delle condizioni di precarietà sociale e di gravità sanitaria, che ha consentito di stabilire l’ordine di priorità per la valutazione in U.V.M.”.
Anche se non ci saranno variazioni nel punteggio e nella graduatoria complessiva, alla luce dell’istruttoria svolta dai Servizi Sociali e dei lavori dell’U.V.M., occorre comunque procedere a una valutazione complessiva delle restanti domande che sono state consegnate al Distretto Sanitario.
A seguito di tale valutazione sarà possibile procedere all’approvazione ed alla successiva pubblicazione della graduatoria definitiva.

COMMENTI

WORDPRESS: 0