Pesca, 930mila euro fondi FEP per celle frigo, illuminazione e magazzini sui porti

“IL mondo della pesca sipontina riorganizza le sue fila con il supporto trainante del Comune di Manfredonia e dell’Autorità portuale”. Lo dicono i rap

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“IL mondo della pesca sipontina riorganizza le sue fila con il supporto trainante del Comune di Manfredonia e dell’Autorità portuale”. Lo dicono i rappresentanti della PA in una nota stampa inviata stamane.

A dare vita ad una sinergia operativa, con gli enti comunali e portuale, il Gruppo di azione costiera di Manfredonia, la Federcopesca Puglia, la Federpesca, la Lega pesca Puglia, l’AGCI Agrital, l’Associazione armatori pesca di Manfredonia, le Cooperative Papa Giovanni XXIII e Giovanni Paolo II. Una rappresentanza qualificata e determinata che ha tenuto la sua prima riunione presso il Municipio.

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All’ordine del giorno le iniziative pubbliche a sostegno del settore pesca che versa – è stato ribadito – in un particolare stato di crisi, che assicurino crescita e competitività attraverso l’attuazione di strategie volte alla valorizzazione del contesto ambientale e la promozione dello sviluppo sostenibile.
Per il raggiungimento di tali obiettivi sono state richiamate le misure P.O. FEP 2007-20013 riguardanti “Porti, luoghi di sbarco e ripari di pesca”. (e La proroga per la presentazione delle domande. C’è anche Zapponeta per braccio di riparto per natanti piccola pesca). Il provvedimento, pubblicato nel BURP n. 24 del 16 febbraio 2012, è adottato anche in considerazione di una richiesta di proroga motivata, avanzata da organizzazioni locali di settore e da alcune Amministrazioni comunali.

Sono stati individuati cinque interventi strutturali che vanno ad incidere sulla efficienza dei servizi di supporto alle attività di pesca.

I CINQUE INTERVENTI: realizzazione all’interno del mercato ittico di cinque celle frigorifere per la conservazione del pesce e l’istallazione di una macchina per la produzione di ghiaccio a scaglie; il miglioramento della pubblica illuminazione sul porto con l’istallazione di 15 nuovi pali illuminanti lungo la banchina di Tramontana in modo da aumentare la sicurezza pubblica; realizzazione di due corpi prefabbricati sui moli di Levante e Tramontana da destinare a bagni pubblici; realizzazione a bordo delle banchine di Levante e Tramontana, di una fascia di scurezza antisdrucciolo, impermeabile e carrabile, e istallazione sulla banchina di Tramontana, di paletti fissi per delimitare l’area carrabile dall’area di lavoro dei pescatori; adeguamento di un’area demaniale per piccoli depositi/magazzini opportunamente pavimentata. Il costo complessivo degli interventi così come individuati, è di 930mila euro.

Sulla spinta del proficuo lavoro svolto e dei comuni intendi di operare per lo sviluppo del settore a riguardo delle tante questioni ancora aperte, l’assessore alla pesca Antonio Angelillis ha proposto la costituzione in aggregazione stabile del gruppo di lavoro attraverso la sottoscrizione di un protocollo di intesa che disciplini finalità, modalità e termini di partecipazione, per dare corso alle iniziative che interessano la realizzazione e la gestione dei progetti di sviluppo nel settore della pesca. In questa prospettiva è stato deciso di riconoscere all’Autorità portuale il ruolo di ente coordinatore della costituenda aggregazione, e al Comune di Manfredonia le funzioni di rappresentanza istituzionale esterna, mentre al partenariato sono state riservate funzioni consultive e di proposta su ogni ipotesi di intervento
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