La SLP CISL di Foggia ha inviato una lettera ai parlamentari eletti in Capitanata per denunciare la difficile situazione che interessa i lavoratori di
La SLP CISL di Foggia ha inviato una lettera ai parlamentari eletti in Capitanata per denunciare la difficile situazione che interessa i lavoratori di Poste Italiane che operano in Provincia di Foggia. Nella missiva, a firma del Segretario Generale, Antonio Lepore, il sindacato dei postali della Cisl chiede ai Deputati, Michele Bordo, Angelo Cera, Antonio Leone ed Antonio Pepe, ed ai Senatori, Colomba Mongiello e Carmelo Morra, di attivarsi in difesa dei lavoratori e del servizio postale in Capitanata.L’atavica carenza di personale unitamente ad una palese carenza gestionale, infatti produce continuamente code agli sportelli, sia nel capoluogo che negli Uffici del Gargano, del Subappenino e di alcune importanti comunità del tavoliere come Manfredonia, dove sono insufficienti oramai gli attuali uffici a contenere la grandissima domanda della clientela e dove tra l’altro sta per sorgere un agglomerato di oltre tremila abitazioniIl tutto a discapito del cittadino, oltre al danno d’immagine procurato; l’assenza poi delle condizioni di sicurezza negli Uffici Postali, in un territorio ad alto tasso delinquenziale, si riverbera anche sulle condizioni psicofisiche dei lavoratori, costretti a lavorazione in forti situazioni di stress, e sulla cittadinanza per nulla tranquilla quando sosta negli uffici, da decenni luoghi di profonda socialità. Non ultimo poi il posticipo dell’orario di chiusura dopo le ore 19 negli uffici a doppio turno nel mentre i commercianti di Capitanata chiedono con forza una chiusura anticipata delle attività proprie per evitare ennesimi fenomeni di rapine, Poste Italiane decide di andare in controtendenza e senza convocare le rappresentanze sindacali, posticipa di fatti la chiusura degli uffici, facendo così terminare la prestazione lavorativa ai propri dipendenti in alcune giornate anche dopo le ore 21.La Slp-Cisl Foggia, per questi motivi, è decisa a rappresentare e tutelare gli interessi, i diritti e le legittime aspettative di questi lavoratori, delle loro famiglie e della clientela tutta, evitando accuratamente che vengano strumentalizzate le loro difficoltà, lottando tenacemente per rivendicare le loro rimostranze e per uscire da questo cronico degrado del territorio che colpisce inevitabilmente anche i principali servizi alla comunità della Capitanata. Chiediamo, pertanto, ai nostri rappresentanti in Parlamento di mettere in azione tutto il loro autorevole interessamento affinché sia approvata la sanatoria per gli ‘esodati’ e prendere a cuore i problemi sopracitati dei colleghi ancora in servizio e del territorio rappresentato, dimostrando quel senso di giustizia ed equità di certo insito alla missione di Parlamentari della Repubblica”
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