Mentalità Sipontina

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Lo hanno detto e lo hanno fatto i ragazzi di “Mentalità Sipontina”. Il gruppo Ultras della Curva Sud “Pasquale Cotugno”. Quelli che al Miramare e in tutta Italia, la domenica, vanno allo stadio per una fede calcistica, per una maglia, per dei colori da difendere, l’avevano promesso l’estate scorsa, in occasione della Local Supporter Fest, alla presenza dei fratelli gemellati di Fasano: avevano preso l’impegno di dedicare una raccolta solidale in favore dell’Associazione Sportiva per Disabili Delfino, per consegnare, a questa benemerita aggregazione di volontariato, le divise ufficiali della nuova stagione sportiva.
Un impegno, quello del gruppo “Mentalità Sipontina” immediatamente concretizzatosi con un’opera di compenetrazione nel tessuto sociale, attraverso quello che è stato definito il lato solidale di un percorso, di un progetto di partecipazione che coniuga in un unico agorà tematiche di antirazzismo, aggregazione, solidarietà e controinformazione. Obiettivo riuscito, questo lo si può ben affermare, perché il 9 dicembre scorso presso il LUC abbiamo assistito ad una cerimonia altamente significativa, in cui i valori di amicizia, fratellanza e soprattutto rispetto per chi vive situazioni di disagio, sono stati denominatore comune in una folla plaudente di tifosi biancocelesti che, questa volta, non hanno intonato cori in favore della loro squadra del cuore, il Manfredonia, pur presente con l’intera rosa.
Questa volta i cori e gli applausi di incoraggiamento, mentre venivano consegnate le divise sportive, erano tutti rivolti agli atleti diversamente abili della Delfino, a questi incredibili e fantastici ragazzi che dal lontano 1989 praticano sport a livello agonistico mietendo in tutta Italia e nel mondo successi e vittorie di valore incommensurabile. Vittorie che nascono dalla volontà di esserci, dalla necessità di confrontarsi, dall’orgoglio di chi afferma con la propria presenza che lo sport è un diritto di tutti, anche di chi non ha un corpo bello ed elegante da mostrare ma un cuore immenso e grande da donare.
Vincenzo Di Staso
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