Messaggio dell'arcivescovo Castoro

Il tempo di Avvento è per noi cristiani un “tempo liturgico” importante. Ci vuole preparare al Natale, cioè alla memoria della venuta nella carne del

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Il tempo di Avvento è per noi cristiani un “tempo liturgico” importante. Ci vuole preparare al Natale, cioè alla memoria della venuta nella carne del Figlio di Dio. Questo bambino di Betlehem è un dono di speranza, di pace e di amore per tutta l’umanità, per ogni uomo “di buona volontà”, per tutti gli uomini amati da Dio.
Per tutti, il tempo di Avvento, è tempo di interrogazione, di sosta per pregare, per meditare, per scendere nelle profondità del nostro essere, per gustare la bellezza della nostra vita e per poter condividere progetti di solidarietà con quanti ci attendono sulla soglia del bisogno, delle tante povertà, della sofferenza.
Perché impariamo ad accogliere il Signore che viene e ad accorgerci della sua presenza attorno a noi; perché mettiamo da parte la pigrizia, la noia, il senso del “sempre uguale” e ci decidiamo a ripartire; perché vinciamo la nostra freddezza, quella che ci fa pensare di aver già amato abbastanza il Signore, anche quest’anno ci viene offerta la possibilità di vivere l’Avvento nelle nostre parrocchie e comunità, partecipando alle varie iniziative pastorali.
Per vivere nel modo più autentico e fruttuoso questo periodo di Avvento, la liturgia ci esorta a guardare a Maria Santissima, e ad incamminarci idealmente insieme a Lei verso la Grotta di Betlemme.
Lasciamoci attrarre dalla sua bellezza, riflesso della gloria divina, perché “il Dio che viene” trovi in ognuno di noi un cuore buono e aperto, che Egli possa colmare dei doni della gioia, della serenità e della pace!
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