Estate serena

L’estate è un momento particolare: per la maggior parte della popolazione diventano più numerose le occasioni di socializzazione; ma al contempo aumen

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L’estate è un momento particolare: per la maggior parte della popolazione diventano più numerose le occasioni di socializzazione; ma al contempo aumentano i rischi per le cosiddette persone fragili, gli anziani soli e i disabili.
Per affrontare questa problematica, nei giorni scorsi si è tenuta una riunione tra tutti i soggetti che si occupano di sostegno alla salute e al benessere delle persone in città.

All’incontro, promosso dall’Assessorato alla Solidarietà del Comune di Manfredonia, hanno partecipato l’asp ‘Smar’, la casa di riposo ‘Stella Maris’, la cooperativa ‘Servizi Multipli Integrati’ che gestisce il servizio del Telesoccorso, le associazioni ‘SS Redentore’, Anteas, Avi, Anffas e Paser, la Consulta Comunale Anziani e i Sindacati Pensionati.

Nel corso dell’incontro sono stati presentati i servizi comunali che, anche durante l’estate, costituiscono un valido aiuto e sostegno alle fragilità:
– assistenza domiciliare integrata per 34 anziani;
– telesoccorso per 140 anziani;
– assistenza domiciliare per 50 anziani e 33 disabili;
– pasti caldi a domicilio per 34 anziani.

Ma per la stagione calda la rete di servizi si potenzia ulteriormente con il ‘Progetto mare’, destinato agli utenti del servizio socio-riabilitativo dell’Asl, e con interventi per situazioni di emergenza.
Questi servizi vengono integrati, infatti, da prestazioni fornite dalla casa di riposo ‘Anna Rizzi’ e dall’asp ‘Smar’ che, sulla base di una convenzione stipulata con il Comune di Manfredonia, hanno aperto la struttura al territorio, andando incontro alle esigenze di anziani soli, nomadi, fornendo un servizio docce, un servizio semiresidenziale per circa 15 anziani, e un accresciuto centro di ascolto.

La casa di riposo ‘Stella Maris’ di Siponto mette la propria struttura, dotata di ampie aree a verde e spazi climatizzati, a disposizione di soli o di gruppi.
Con preavviso, è possibile consumarvi anche il pranzo.

L’associazione ‘SS Redentore’ offre un servizio mensa che, durante l’estate, ospita una media di 50 persone al giorno; organizza, inoltre, un soggiorno-vacanza per disabili, che quest’anno si svolgerà dal 22 al 26 agosto con il coinvolgimento di 45 disabili e accompagnatori.
L’associazione gestisce anche la Casa dopo di noi ‘Don Mario Carmone’ e, nella prossima estate, ospiterà per brevi periodi disabili gravi, per consentire alle famiglie di avere un momento di sollievo. Gli spazi all’aperto della Casa, poi, offrono momenti di animazione e feste di quartiere.L’Anteas organizza attività di animazione e socializzazione nelle periferie.L’Avi mette a disposizione un camper per portare disabili e anziani a visitare la città e i luoghi limitrofi.Il Centro Sociale Anziani, dove il 30 giugno sarà eletto un apposito Comitato di Gestione, organizza attività di animazione e socializzazione.La Paser intende proseguire con il centro ascolto e la distribuzione di beni di prima necessità.L’Anffas non offre ma chiede aiuto: nei pomeriggi di lunedì, mercoledì e venerdì, nella sede di via San Francesco, è gradita la presenza di persone disponibili per stare insieme ai disabili.Perché la rete che abbraccia Manfredonia è fatta a maglie annodate tra loro, e le associazioni interagiscono e integrano le prestazioni, condividendo esperienze e formazione e mettendole al servizio dei più deboli.Un validissimo strumento di osservazione, che consente il monitoraggio costante della situazione.Dall’incontro, infine, è emersa la necessità, per l’estate, di un coordinamento tra le associazioni che agevoli lo scambio d’informazioni anche con i gruppi parrocchiali, che svolgono un’efficace azione nei quartieri.La vicinanza è fondamentale: i gruppi parrocchiali e le associazioni, operando nei quartieri, toccano con mano i bisogni espressi e inespressi, e riescono più facilmente a entrare nelle case e nella fiducia di tante persone che la solitudine e la povertà hanno reso diffidenti e poco inclini a manifestare, all’esterno, le proprie situazioni di disagio e di difficoltà.

 
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