Angelillis replica a Titta sul Consorzio Ittico: “Offende la verità sperando in vantaggi da disgrazie altrui”

Di seguito pubblichiamo una dichiarazione del consigliere comunale manfredoniano, Antonio Angelillis, in merito ad alcune dichiarazioni del consi

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Di seguito pubblichiamo una dichiarazione del consigliere comunale manfredoniano, Antonio Angelillis, in merito ad alcune dichiarazioni del consigliere Cosimo Titta sul fallimento del Consorzio Ittico.

«Il consigliere Titta, giovane ma ardentemente desideroso di incarichi istituzionali, spera, offendendo la verità, di riuscire ad ottenere qualche vantaggio personale da eventuali disgrazie altrui. Capirà un giorno, se mai il suo impossibile desiderio dovesse essere soddisfatto, che ricoprire cariche istituzionali significa spesso esporsi a forme di responsabilità involontarie per il solo fatto di ricoprire quel ruolo. Sono stato vicepresidente del Consorzio del mercato ittico, in qualità di assessore al ramo, e solo per pochi giorni; in questa veste e solo in questa veste sono chiamato a rispondere sulla questione cui allude il cons. Titta, per gli aspetti moratori legati al fallimento. Le sofferenze di carattere economico e gestionale del Consorzio, ricorderà bene il consigliere, furono ampiamente dal sottoscritto e dal Sindaco illustrate in Consiglio comunale nella seduta del 22.11.2011, con la deliberazione di scioglimento del Consorzio e la nomina del Commissario liquidatore. La delibera fu approvata anche dal cons. Titta, senza proferir parola, che oggi, in modo inconsulto proferisce, fingendo di non conoscere la tempistica dei fatti. Forse le sue affermazioni derivano dal non aver potuto gioire come me dopo il risultato delle primarie? Per quanto mi riguarda, può stare tranquillo il giovane consigliere, io continuo a gioire a essere sereno perché sono convinto di aver agito nell’interesse della collettività. Sarei ancora più felice se il giovane consigliere, noto per le sue continue giravolte dal ruolo di maggioranza a quello di opposizione e viceversa, si sforzasse di volare più alto, come dovrebbe essere proprio dell’indole dei giovani, cercando di amare di più la verità, unico valore che rende liberi da rancori e delusioni e permette di guardare al futuro con animo sereno».

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