Gatta: ‘difendere l’Adriatico dal cinismo del Governo e multinazionali del petrolio’

“Il provvedimento di assenso del Ministro Clini alla richiesta di autorizzazione alle indagini geosismiche nel Mare Adriatico da parte della Petrocelt

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Il provvedimento di assenso del Ministro Clini alla richiesta di autorizzazione alle indagini geosismiche nel Mare Adriatico da parte della Petroceltic, in spregio della netta volontà del territorio interessato, espressa in più occasioni ed in diverse sedi è, ancora una volta, manifestazione tangibile dell’arroganza e del cinismo di un governo e di un ministro che non si fa scrupolo di consentire una violenza ad un Bene, il nostro mare ed il suo ecosistema, che necessiterebbe di ben altro genere di attenzioni ed interventi rispetto a quelli di devastanti attività di ricerche con eventuali, successive, estrazioni del greggio con perforazione del fondo marino e costruzione di infrastrutture petrolifere lungo la linea costiera pugliese e molisana“, si esprime così il consigliere regionale sipontino del Pdl, Giandiego Gatta.

Con grande senso di responsabilità – prosegue Gatta – il Consiglio Regionale della Puglia, già in data 12 aprile 2011, si è espresso unanimemente votando un ordine del giorno, anche a mia firma, contro ogni attività di ricerca ed estrazione di idrocarburi nei fondali a qualsiasi distanza dalle coste garganiche, come di tutto il litorale adriatico pugliese.

Il Ministro Clini, disattendo la volontà del massimo organo rappresentativo della nostra regione, con una pervicacia degna di ben altri scopi  e risultati – rileva – ritiene oggi di consentire la prospezione nei fondali vicini alle Isole Tremiti. E’ bene che sappia che nessun pugliese accetterà supinamente tale decisione ed ognuno per la sua parte, ad iniziare dal sottoscritto, darà corso ad ogni azione legittima per difendere il proprio territorio dalla logica che alimenta tali scelte e dalle velleità accaparratrici delle nostre eccellenze da centrali di potere economico che non potranno – conclude Gatta – mai acquistare la nostra dignità“.
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