LE LUMINARIE DELLA DISCORDIA

L’ALLESTIMENTO delle feste cittadine hanno comportato pressoché costantemente delle querelle per questo o quell’altro aspetto organizzativo. Una “cons

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L’ALLESTIMENTO delle feste cittadine hanno comportato pressoché costantemente delle querelle per questo o quell’altro aspetto organizzativo. Una “consuetudine” che non è venuta meno per questa festa patronale 2019 in programma per fine agosto. A innescarla un comunicato del Gal DaunOfantino cui il commissario prefettizio Vittorio Piscitelli ha affidato l’incarico di organizzare i festeggiamenti civili (quelli religiosi sempre presenti accompagnati dall’adesione dei fedeli) nel quale si accusa l’AMA, l’associazione “Manfredonia attiva – commercio & turismo” di <aver rispedito al mittente senza alcuna motivazione razionale, l’invito ad una collaborazione fattiva>. Una affermazione che l’AMA si è affrettata a respingere come <falsa> bollando il comunicato del Gal come <un attacco mediatico gratuito, dannoso e totalmente infondato>.
OGGETTO del contendere la richiesta da parte del Gal dell’adesione alla iniziativa “adotta una luminaria” consistente <nel versamento di € 360 più IVA a fronte di una pubblicità da affiggere sui pali delle istallazioni luminose>. Il direttivo di AMA – riferisce la nota – ha immediatamente provveduto, nello spirito di collaborazione con il Gal, a diffondere la richiesta ai propri associati i quali l’hanno però ritenuta <esosa e fuori luogo che non tiene conto della grave stagnazione dell’economia locale aggravata dai provvedimenti di emergenza emanati dalla gestione commissariale del comune>. In questo stato di cose – rileva AMA – “pretendere” dai commercianti un contributo di oltre 400 euro, sia pure diviso in due, per le luminarie è sicuramente fuori luogo, a parte il nessun coinvolgimento di AMA nelle iniziative sociali>. AMA evidenzia ancora che <tanti commercianti hanno già versato agli esattori di strada presentatisi nei negozi, il proprio consueto contributo senza essere registrato nell’elenco dei contribuenti pubblicato dal GAL> e chiede <l’immediata correzione del comunicato scivolone del Gal al quale augura buon lavoro>.
LA TRADIZIONE colletta per recuperare risorse da spendere nelle manifestazioni civili è sempre stato un momento di grande attenzione, la somma da offrire lasciata alla completa disponibilità del contribuente, privato cittadino o commerciante o attività produttive che siano. E’ pertanto apparsa quanto meno sopra le righe l’imposizione di un prezzo per avere sui pali delle luminarie la pubblicità del contribuente. Non è mai stato fissato un catalogo delle opzioni possibili. I commercianti sono peraltro un po’ come dei bancomat: a loro ci si rivolge per ogni necessità cittadina ma non sono mai state rese note dagli organizzatori degli eventi in questi ultimi anni, le somme raccolte e come sono state spese cosa che il commissario Pscitelli ha imposto categoricamente di rendicontare per questa ricorrenza.
E’ PUR VERO che quest’anno mancherà il contributo del comune a causa della pesante debitoria lasciata dalla passata amministrazione, ed anche dello stesso Gal DaunOfantino i cui fondi sono vincolati per altre differenti attività e dunque il tutto dovrà uscire dalle tasche dei cittadini, dai commercianti ed altre attività locali i quali devono altresì provvedere a risarcire la citata debitoria del comune. Peraltro manca, ma è una lacuna “tradizionale”, una programmazione sia pure di massima delle manifestazioni da predisporre, a cominciare dalle luminarie.
Michele Apollonio

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