Coldiretti: troppo caldo e le mucche “stressate” producono meno latte: -15%

Oltre agli uomini, anche gli animali soffrono il caldo nelle fattorie, dove le mucche per lo stress producono il 15% e oltre di latte in meno rispetto

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Oltre agli uomini, anche gli animali soffrono il caldo nelle fattorie, dove le mucche per lo stress producono il 15% e oltre di latte in meno rispetto alla media del periodo. È l’allarme lanciato dalla Coldiretti Puglia sugli effetti negli allevamenti dell’innalzamento della colonna di mercurio nell’ultima settimana.

«Per le mucche il clima ideale è fra i 22 e i 24 gradi, oltre i 30 gradi vanno in stress termico, mangiano poco, bevono molto e producono meno latte», spiega Savino Muraglia, presidente di Coldiretti Puglia: «Al calo delle produzioni di latte si aggiunge anche un aumento dei costi nelle stalle per i maggiori consumi di acqua ed energia che gli allevatori devono sostenere per aiutare gli animali a resistere all’assedio del caldo. La situazione negli allevamenti è rappresentativo in realtà dello stato di disagio provocato dal clima su animali e piante». Nelle stalle, spiega Coldiretti Puglia, sono in funzione «ventilatori e doccette refrigeranti per aiutare le mucche a sopportare meglio la calura mentre gli abbeveratoi lavorano a pieno ritmo perché con le alte temperature ogni animale arriva a bere fino a 140 litri di acqua al giorno contro i 70 dei periodi più freschi». Inoltre, per le mucche «fino a settembre-ottobre si registrerà anche una diminuzione della fertilità e problemi sulle zampe. Gli animali nelle stalle non riescono a termoregolarsi e patiscono anche in termini di respirazione l’aumento esponenziale delle temperature associato all’alta umidità», spiega l’allevatore Onofrio Maellaro, presidente di Coldiretti a Noci, una delle aree zootecniche più vocate della Murgia barese, tarantino e foggiano.

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