Scarti dell’olio d’oliva per industria farmaceutica: lo studio dell’Università di Bari

Dagli scarti dell’olio di oliva arrivano novità per l’industria alimentare e farmaceutica. Lo evidenziano alcuni risultati intermedi della ricerca di

Covid, 169 nuovi contagiati e 4 morti in provincia di Foggia. In tutta la Puglia 626 casi su poco più di 4mila tamponi
Lunedì di Pasquetta alla Basilica
Reddito, ecco tutte le novità da sapere

Dagli scarti dell’olio di oliva arrivano novità per l’industria alimentare e farmaceutica. Lo evidenziano alcuni risultati intermedi della ricerca di sei Università italiane, capofila l’Ateneo di Bari, con il progetto “Sos” (Sustainability of the Olive-oil System), finanziato da dieci fondazioni bancarie (Ager) con 7 milioni nel triennio 2018-2021.

Sono i materiali di scarto della produzione di olio a risultare interessanti, tra i sei assi della ricerca: per la farmaceutica – si legge in una nota diffusa dal progetto – è emerso «l’uso degli estratti di foglie di olivo per bloccare l’azione genotossica del cadmio”; poi, «sono stati ottenuti estratti utili per combattere patologie associate a infiammazioni e stress ossidativo». Per l’alimentare, gli stessi estratti sono «ottimi per aumentare la conservabilità (la shelf-life) di taralli» e altri prodotti come «il paté di olive o le olive da tavola fermentate in salamoia. Insomma, bye bye ai conservanti chimici e spazio a quelli naturali» dalle foglie d’olivo. Nuove soluzioni sono in arrivo anche per il packaging e l’uso dei sottoprodotti, «con un approccio sempre più sostenibile nella produzione e nella trasformazione».

Per l’Ateneo di Bari è al lavoro il Dipartimento di Scienze del Suolo, della Pianta e degli Alimenti (coordinatore Francesco Caponio) e partecipano Università di Milano (Dipartimento di Scienze Alimentari, Ambientali e Nutrizionali), Parma (Dipartimento di Scienze Alimentari), Sassari (Dipartimento di Agraria), Teramo (Facoltà di Bioscienze e Tecnologie Agro-Alimentari e Ambientali) e Università Mediterranea di Reggio Calabria (Dipartimento di Agraria).

COMMENTI

WORDPRESS: 0