Tasso verso l’esclusione: “Ha mentito a Di Maio”.

Incontreranno il capo politico a breve. “Una risposta ufficiale la aspettiamo da Di Maio“, fanno sapere i pentastellati foggiani, dopo il caso di Anto

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«Un’amica mi ha invitata a cena a casa sua, ho portato del vino ma il giorno dopo mi ha chiesto i soldi della spesa. Che maleducata»

Incontreranno il capo politico a breve. “Una risposta ufficiale la aspettiamo da Di Maio“, fanno sapere i pentastellati foggiani, dopo il caso di Antonio Tasso, candidato all’uninominale Manfredonia-Cerignola. La vicenda segue quella di Caiata, un altro candidato del M5S che risultava avere una condanna in primo grado nascosta al Movimento e agli stessi elettori, e negata pubblicamente in un post su Facebook.

La storia del pentastellato di Manfredonia è stata scovata dal competitor piddino Michele Bordo. Invece che attendere l’eventuale elezione, Tasso potrebbe essere sostituito in corsa da uno dei supplenti. I casi degli ultimi giorni avevano sollevato le azioni di Silvio Berlusconi che aveva annunciato di voler offrire una casa politica ai vari “cacciati”.
“Il codice etico è chiaro. Quindi temo che sarà sostituito. La cosa più brutta è che ha mentito a Di Maio e al regolamento M5S per gli uninominali e rischia una presa di posizione dura da parte del M5S”.
L’omissione di Tasso è stata grave. E pensare che una intera generazione manfredoniana si è rifornita da lui. C’è sconcerto.

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