Manfredonia, “Stop alla violenza sulle donne”

16 dicembre 2017. “Contro la violenza sulle donne: Educare-Denunciare-Intervenire”, è il tema del convegno di stamattina 16 dicembre svoltosi all’isti

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16 dicembre 2017. “Contro la violenza sulle donne: Educare-Denunciare-Intervenire”, è il tema del convegno di stamattina 16 dicembre svoltosi all’istituto ITC Toniolo in collaborazione con l’Associazione Nazionale Carabinieri Manfredonia che vuole ancora una volta ribadire che l’amore non giustifica nessuna forma di violenza; presenti personalità appartenenti a varie categorie oltre che alla viva partecipazione dei ragazzi dell’istituto.

L’avv. Giandiego Gatta, consigliere regionale e vice presidente del Consiglio regionale: “La violenza soprattutto domestica è difficile da denunciare, si creano legami e dinamiche da cui è complicato uscire; l’educazione di ragazzi e ragazze è fondamentale per eliminare i pregiudizi e prendere coscienza del fatto che amarsi è altro, è rispetto.”

“Mai più la frase ‘Tu sei mia’, la donna non è un oggetto da possedere: bisogna comprendere la responsabilità che amare comporta, solo un piccolo uomo può sentirsi forte nel picchiare una donna”, asserisce con forza Michele Trotta, Presidente dell’ANC Manfredonia.

La giornalista Michela Gambelli, facente parte del Consiglio delle donne del Comune di Senigallia presenta un video, accompagnato da una canzone, realizzato dai ragazzi degli istituti marchigiani per ribadire il concetto cardine: la violenza non è amore.

“Denunciare è l’unica via d’uscita quando ci si trova di fronte ad episodi drammatici di violenza fisica e psicologica”, dice l’avv. Miriam Fugaro, Presidente dell’associazione ‘Donne e giustizia’ ed ancora: “Molto spesso si pensa che le donne che non denunciano siano donne deboli, io invece penso siano molto forti perché riescono a badare ai figli, al lavoro anche vivendo in una situazione di forte disagio; il giudizio che noi spesso abbiamo di queste donne è sbagliato, ciò che si deve fare è aiutarle ad aprire gli occhi e rendersi conto che è ora di abbandonare l’uomo che le toglie la libertà e la felicità: ritornare a vivere è possibile.”

EDUCARE-DENUNCIARE-INTERVENIRE

A cura di Libera Maria Ciociola
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