I 30anni dell’Unitre

Al compimento dei trent’anni di feconda attività, l’Università della terza età o delle tre età, si rinnova e si rilancia. La cerimonia di inaugurazio

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Al compimento dei trent’anni di feconda attività, l’Università della terza età o delle tre età, si rinnova e si rilancia. La cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico 2015-16 si è tenuta presso l’auditorium “Mons. Valentino Vailati” presenti il sindaco Angelo Riccardi, l’arcivescovo mons. Michele Castoro, il direttore dei corsi Paolo Balzamo, il direttore dell’Ufficio diocesano, scuola e università Michele Illiceto, i numerosi soci dei Unitre.
In apertura il presidente del sodalizio, Matteo De Padova, ha ringraziato il sindaco Riccardi per la fattiva collaborazione dell’amministrazione comunale e l’arcivescovo per l’ospitalità nell’auditorium diocesano che <sarà anche la sede della gran parte delle lezioni programmate> ha spiegato <in attesa di poter disporre di una nuova sede sociale più capiente di quella attuale assicurata dal Comune di Manfredonia>. De Padova ha quindi consegnato la tessera di socio onorario all’arcivescovo Castoro “per la straordinaria capacità di dialogo e di partecipazione alla vita reale della comunità”. Arcivescovo che, nell’assicurare la sua personale collaborazione, ha dato atto all’Unitre di svolgere una preziosa attività di grande valenza culturale e sociale.
<Saranno sessantasei le lezioni-incontri programmati per questo anno accademico> ha quindi rivelato il direttore dei corso Paolo Balzamo <che svilupperanno i temi più in evidenza nell’attualità della cultura contemporanea>.
Di particolare interesse, evidenziato da Michele Illiceto, il laboratorio permanente per la promozione della cultura intergenerazionale. Naturalmente sono altresì programmate visite culturali ai vari monumenti storici della città.
A completare la presentazione di una iniziativa che raccoglie consensi incondizionati, gli intermezzi coordinati da Annamaria Salvemini, delle musiche della Lino’s Family di Rosangela Trigiani e delle poesie di Antonella Renegaldo.
mic. ap.

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