Manfredonia, presentato studio epidemiologico. Riccardi: Per l´ex Enichem chiederemo il disastro ambientale

Conoscere lo stato di salute della popolazione di Manfredonia a vent'anni dalla chiusura dello stabilimento petrolchimico. E' questo l'obiettivo prin

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Conoscere lo stato di salute della popolazione di Manfredonia a vent’anni dalla chiusura dello stabilimento petrolchimico. E’ questo l’obiettivo principale  che si pone il Comune di Manfredonia attraverso una indagine epidemiologica affidata ad un gruppo di ricercatori coordinati  dalla responsabile scientifica Maria Angela Vigotti. Il progetto, interamente finanziato dall’amministrazione comunale, è stato presentato questa mattina a palazzo di Città alla presenza del sindaco Angelo Riccardi e del direttore generale dell’ASL Foggia, Attilio Manfrini.

“Abbiamo commissionato questo studio – ha ribadito il sindaco – perchè una volta per sempre vogliamo fare chiarezza sullo stato di salute della popolazione manfredoniana, anche per evitare strumentalizzazioni sulle morti sospette e sui malati di tumore”. Sul banco degli imputati il petrolchimico che per quasi venti anni ha creato più danni che aspettative e la cui bonifica sembra ancora lunga e complessa. “Per noi, a differenza della Sindyal – ha aggiunto Riccardi – la storia della bonifica non è chiusa. Il comune di Manfredonia non ha mai mollato la presa e chiamerà l’azienda al disastro ambientale”.

Alla conferenza di oggi erano presenti anche le donne dell’associazione Bianca Lancia capeggiate da Rosa Porcu. “Noi siamo la memoria storica di questa vicenda e nonostante tutto continuiamo a non fidarci delle istituzioni, soprattutto dopo che il Comune si è ritirato come parte civile  dal processo contro l’Enichem. Questa è una città molto provata, ed ecco perchè vogliamo collaborare con questo gruppo di studio, augurandoci che non sia la solita operazione di facciata”.

 

Saverio Serlenga
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