Ex ospedale Monte Sant’Angelo, Di Iasio contro l’Asl Fg: “Immobilismo inspiegabile"

Il sindaco di Monte Sant’Angelo, Antonio di Iasio, e il  vicesindaco e l’assessore alle Politiche Sociali, Felice Scirpoli, rivolgendosi  al direttor

Le confraternite italiane in pellegrinaggio in Puglia
Il Parco sostiene la zootecnia locale
Cts: aumenta la capienza per teatri, cinema e stadi

Il sindaco di Monte Sant’Angelo, Antonio di Iasio, e il  vicesindaco e l’assessore alle Politiche Sociali, Felice Scirpoli, rivolgendosi  al direttore generale della Asl di Foggia, chiedono spiegazioni circa  “l’inspiegabile immobilismo a discapito del diritto alla salute dei cittadini di  Monte Sant’Angelo”. “Dovrà spiegare anche al Ministero questa inefficienza”.

Antonio Di Iasio, sindaco di Monte Sant’Angelo: “Sono  passati quasi tre anni dall’atto dell’Asl Foggia in cui venivano accordati i  nuovi servizi da attivare e quelli da confermare. Oggi siamo ancora qui a  raccontare di lentezze, inefficienze, immobilismo. Tutto questo ormai è contro  ogni logica. Sarei curioso di sapere quali scuse troverà l’Asl e il suo  direttore generale per spiegare una situazione ormai divenuta imbarazzante.  Abbiamo incontrato tutti gli assessori regionali alla Sanità e i direttori  generali dell’Asl, ma siamo ancora in questa situazione. Scriverò, al più  presto, al ministro della Salute per informarla di questa situazione ormai  divenuta inaccettabile, ma, soprattutto, incredibile”.

I fatti risalgono a tre anni fa: era il 14 marzo 2011 quando  l’allora assessore alle Politiche della Salute della Regione Puglia e l’ex  sindaco di Monte Sant’Angelo sottoscrivevano il protocollo di intesa per la  riconversione dell’ex ospedale di Monte Sant’Angelo, che, da decisioni assunte  dalla Regione Puglia, subiva un forte dimensionamento, tanto da passare da  struttura ospedaliera a presidio sanitario. Quanto stabilito nel Protocollo  veniva poi fatto proprio anche dalla direzione generale dell’ASL con atto n. 430  del 8 aprile 2011. Con tale Protocollo l’Ente Regionale si impegnava ad attivare  nuovi servizi e a confermare quelli già esistenti.

Il primo cittadino aggiunge: “A Monte Sant’Angelo, una città  che custodisce un Bene Unesco e con un flusso di pellegrini e turisti notevole,  non abbiamo neanche il 118 medicalizzato. Non vorremmo trovarci a commentare  ‘tragedie’”. Il direttore generale si assuma le proprie responsabilità”. Gli fa  eco il suo vice e assessore alle Politiche Sociali, Felice Scirpoli: “Abbiamo  problemi al reparto di Radiologia, all’Hospice/Rsa, al Consultorio,  all’Ambulatorio di neurologia, abbiamo bisogno della medicalizzazione del  servizio E.U./118, di servizi al Punto di primo intervento e l’attivazione dei  20 posti letto di riabilitazione neuromotoria e dell’Ospedale di Comunità”.

 


false

COMMENTI

WORDPRESS: 0