Zapponeta, scoperto maxi allaccio abusivo ad Aquedotto Pugliese

Tecnici dell'Acquedotto Pugliese con la collaborazione del Comando di Polizia di Manfredonia, hanno scoperto e rimosso un allaccio abusivo di ingenti

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Tecnici dell’Acquedotto Pugliese con la collaborazione del Comando di Polizia di Manfredonia, hanno scoperto e rimosso un allaccio abusivo di ingenti dimensioni nell’agro di Zapponeta, in provincia di Foggia, capace di approvvigionare un abitato di circa 10 mila abitanti.
Oltre 20 litri al secondo di risorsa venivano sottratti alla rete pubblica dal tramonto all’alba, come certificato dal telecontrollo e da appostamenti notturni del personale dell’Acquedotto. Grazie al tempestivo arrivo delle forze dell’ordine è stato possibile constatare la flagranza di reato e la individuazione dei recapiti finali delle tubazioni abusive. Prosegue, così il progetto “Archimede”, la campagna per la rilevazione e la rimozione delle situazioni di illegalità e prelievo abusivo anche domestico, su tutto il territorio servito.
Dall’analisi dei dati di consumo rilevabili dalle banche dati aziendali ed il telecontrollo sono emerse circa 50.000 posizioni anomale. Tra queste, le più diffuse sono quelle relative a consumi storici atipici rispetto ai contratti sottoscritti con l’azienda e incongruità di utenze che non sono attive con servizi idrici e fognari (quelle utenze che, ad esempio, pur in presenza di un servizio idrico non dispongono di un impianto fognario). Tutte le posizioni elaborate da un gruppo di esperti in sistemi informativi e di gestione commerciale sono ora state trasferite alle unità operative locali, organizzate su base provinciale che stanno effettuando le verifiche sul campo e, dove necessario, procedono al ripristino della legalità rimuovendo gli eventuali allacci abusivi e denunciandone i fruitori. Diverse decine gli allacci abusivi rilevati e rimossi, a partire dallo scorso anno su tutta la Puglia.
Il recupero del corrispettivo per il servizio erogato, ma non riscosso, si applicherà fino a 10 anni dalla scoperta del prelievo abusivo.
Una attività oggi resa possibile grazie anche all’introduzione di una nuova flotta aziendale di officine mobili; 103 automezzi furgonati dotati della più moderna attrezzatura ed alti standard di sicurezza,che consentono interventi immediati sulle reti e la ricerca puntuale di perdite e di prelievi abusivi. L’acqua è un bene comune che impone diritti e doveri. Ha dichiarato Massimiliano Bianco, Direttore Generale di Acquedotto Pugliese. “In capo alla collettività quella di contribuire al mantenimento degli standard di qualità del servizio richiesti. Il servizio svolto da Acquedotto Pugliese, infatti, ha un costo e viene svolto senza alcun intervento della fiscalità generale, ma semplicemente grazie al pagamento di un corrispettivo da parte dei titolari dei contratti di somministrazione che, con la correttezza dei loro comportamenti, garantiscono a tutti la fruibilità del bene”. Il comportamento illecito assunto da qualcuno – ha concluso Bianco – duole richiamare, è dannoso per Acquedotto Pugliese, che svolge la propria attività grazie al corrispettivo per il servizio reso e soprattutto, irrispettoso nei confronti di quegli utenti che onorano con puntualità le fatture, consentendo, di fatto, il servizio anche a chi non onora i suoi impegni.
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