Prima perde alle slot machines, poi le ruba: arrestato 35enne

"Se non vinco 800 euro queste macchinette me le porto via". Ecco quanto esclamato da Michele Sciannandrone, 35 anni, di Manfredonia, uscendo dal bar d

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“Se non vinco 800 euro queste macchinette me le porto via”. Ecco quanto esclamato da Michele Sciannandrone, 35 anni, di Manfredonia, uscendo dal bar dove, poco prima, aveva perso oltre 2mila euro alle slot machines. Detto, fatto. L’uomo è uscito dal locale in via Tribuna; ha chiesto in prestito ad un conoscente un furgone per poi, tornare nel bar e, sotto gli occhi increduli del proprietario, portare via i due macchinette. Ora il 35enne è stato arrestato dai carabinieri del centro sipontino con l’accusa di furto pluriaggravato. Lo stesso, con piccoli precedenti penali, ha ottenuto i domiciliari. Tutto dunque, è avvenuto nei primi giorni di giugno, quando Sciannandrone ha trascorso un’intera mattinata giocando alle slot machines. Ha perso 2000 euro, fatto che lo ha mandato su tutte le furie. Poi con fare particolarmente minaccioso è andato via, non prima di promettere al proprietario che sarebbe tornato a riprendersi quanto gli spettava. Nel primo pomeriggio, Sciannandrone è entrato nel bar e, insieme al complice rumeno, con fare alterato ha staccato la presa della corrente di due delle quattro slot machines situate all’interno del locale, le ha portate fuori e caricate sul cassone di un furgone. La scena è avvenuta davanti agli sguardi attoniti del titolare e di alcuni avventori che hanno assistito, stupiti, a quell’ azione realizzata con risolutezza e impeto tanto che nessuno, in alcun modo, ha tentato di ostacolare i due. Stando a quanto accertato dagli inquirenti il danno economico è stato quantificato in circa euro 17.000: vale a dire 6mila euro il costo di ogni slot e circa 5mila euro quanto in esse contenute. Fondamentale ai fini delle indagini le immagini immortalate dal sistema di videosorveglianza di un istituto di vigilanza situato a qualche decina di metri dal locale. Forse, dopo essersi reso conto del crimine commesso, l’uomo ha poi restituito gli scheletri delle due macchinette qualche giorno più tardi.
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