SOFFI DI PETALI IN HAIKU

Terza edizione del Concorso di poesia “Soffi di petali” dedicato all’haiku indetto dal Centro studi Cristanziano Serricchio, nell’ambito delle ini

Nevica sul Subappennino dauno e sul Gargano
In Puglia e Basilicata il lavoro c’è, sono i lavoratori che mancano
Nuova ondata di calore in arrivo: termometri fino a 44° in Puglia

Potrebbe essere un'immagine in bianco e nero

Terza edizione del Concorso di poesia “Soffi di petali” dedicato all’haiku indetto dal Centro studi Cristanziano Serricchio, nell’ambito delle iniziative mirate alla conoscenza e diffusione delle opere del sommo poeta garganico-sipontino. «I primi due concorsi – annota Raffaela La Torre, presidente del Centro studi Cristanziano Serricchio – sono stati un successo entusiasmante per partecipazione in specie giovani, e per qualità delle poesie e dei temi trattati». Un segnale che la poesia, nelle sue variegate espressioni è viva e intraprendente. Tra queste l’haiku si segnala tra le preferite anche probabilmente per la sua particolare caratteristica di componimento semplice, breve e preciso, intenso per i sentimenti e il messaggio che esprime.
Nato nel Giappone del XVII secolo, l’haiku si compone di tre versi per un totale di diciassette “more” (non il numero delle sillabe bensì la misura del tempo fonetico che conta la durata della pronuncia della sillaba) seguendo lo schema 5 – 7 – 5. Solo tre versi nei quali catturare un momento preciso della vita o una emozione legata alla natura, alla quotidianità. Scrivere un haiku è quasi un gioco che richiede spontaneità ma anche un certo rigore per il necessario attento lavoro di sintesi.
Espressione della poesia lirica, l’haiku è una delle venti forme di poesia più utilizzate delle centocinquanta esistenti al mondo rivenienti da culture diverse. Nella cultura italiana contemporanea è manifestata con una certa elasticità della forma rispettando in ogni caso lo spirito di brevità e impatto che caratterizza il genere. Cristanziano Serricchio ha lasciato pregevoli esempi di poesia haiku.
Il concorso è rivolto essenzialmente agli studenti degli istituti di istruzione secondaria di Primo grado di Manfredonia, Monte Sant’Angelo e San Marco in Lamis, i luoghi dell’anima dell’insigne protagonista della letteratura italiana del secondo Novecento. I temi proposti per questa terza edizione, sono: la bellezza della natura; la convivenza pacifica tra i popoli nel mondo.
Ogni studente può partecipare con un massimo di tre componimenti, scritti in lingua italiana, secondo gli schemi dell’haiku di tre versi rispettivamente quinario, settenario, quinario. Le classi dovranno inviare le produzioni in formato word, con i dati personali dei singoli autori/autrici, entro e non oltre il 30 aprile 2026 alla seguente mail: centrostudicriserricchio@gmail.com
Una apposita giuria di esperti esaminerà e selezionerà le poesie da premiare con targhe e libri e una maglietta del Centro studi, pubblicazione sul sito del Centro studi, nella cerimonia che si terrà a fine maggio prossimo.
Sul sito del Centro studi oltre a tutte le informazioni utili per la partecipazione al Concorso, c’è il modulo di partecipazione al Concorso.
Michele Apollonio

COMMENTI

WORDPRESS: 0