Succede in Puglia: autista di bus delle Ferrovie Sud-Est non fa salire 2 immigrati nonostante avessero i biglietti

Autista delle Ferrovie Sud-Est non fa salire a bordo di un bus diretto a Fasano due immigrati ospiti del centro di accoglienza di Laureto, nonostante

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Autista delle Ferrovie Sud-Est non fa salire a bordo di un bus diretto a Fasano due immigrati ospiti del centro di accoglienza di Laureto, nonostante i due fossero muniti di regolari biglietti. È quanto denuncia il Sindacato Cobas. «Si tratta di un gravissimo episodio di razzismo – spiegano dal sindacato –  con tratti di chiara rilevanza penale, avvenuto questa mattina a Laureto intorno alle ore 10,20-10,30 a due ragazzi di colore ospiti del “Centro di Accoglienza Casa del Sole” che ha sede nella stessa Laureto».

Secondo quanto riferito dal Cobas: «I due ragazzi avevano bisogno di andare a Fasano e, dopo aver comprato 2 biglietti per il pullman presso il rivenditore che ha l’attività nel complesso ”I Platani”, si sono spostati verso la fermata del bus. Qui però l’autista del pullman della Sud-Est ha impedito ai due di salire a bordo senza dare nessuna giustificazione plausibile».

Brindisi, autista di bus delle Ferrovie Sud-Est non fa salire 2 immigrati nonostante avessero i biglietti

«È ben noto, tra l’altro, che la struttura di accoglienza la “Casa del Sole” ha un ottimo rapporto con il territorio – sottolinea il Cobas nella nota – e persegue l’obiettivo che non ci siano momenti di frizione con i residenti a Laureto e che gli ospiti abbiano sempre comportamenti corretti. Dall’altra la “Casa del Sole” ha permesso nel corso del tempo numerosi percorsi di inclusione lavorativa basati sulle necessità del territorio, nel rispetto delle leggi sul lavoro».

Un episodio di cui l’avvocata Stefania Baldassarre si farà carico scrivendo alla Sud Est e chiedendo una indagine conoscitiva e alle autorità giudiziarie per aver negato il diritto alla libera circolazione, essendo il mezzo di carattere pubblico.

«Il Cobas – conclude la nota – si vergogna di quello che è successo e spera che non debba mai più accadere, altrimenti la parola integrazione rimarrà sempre più vuota».

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