Lavoro domestico, in Puglia mancano sempre più badanti e baby sitter

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AAA cercansi in Puglia badanti e baby sitter. Ovviamente regolari e referenziate. Il web è pieno di portali e agenzie specializzate nella ricerca di personale domestico. Eppure trovare una persona a cui affidare genitori, figli e casa (sia ben inteso, non solo in Puglia) non è per niente semplice.

La conferma arriva da Assindatcolf (l’Associazione dei datori di lavoro domestici) che, attraverso il suo presidente Andrea Zini, lancia un vero e proprio allarme su scala nazionale. «Il mercato del lavoro italiano ha forte bisogno di manodopera aggiuntiva dall’estero e il settore domestico ne è un esempio. Colf e baby sitter stanno diventando introvabili. Su 961mila domestici regolari censiti dall’Inps nel 2021, 672mila erano stranieri e di questi ben 514mila provenienti da Paesi non comunitari. Nonostante questo, da oltre 10 anni le quote dedicate al comparto domestico nei decreti flussi sono del tutto inadeguate rispetto al fabbisogno effettivo, né sono mai state determinate sulla base di una esatta misurazione del fabbisogno, come invece è avvenuto per le imprese». Lo denuncia Assindatcolf ma, anche, il presidente del «Centro studi e ricerche Idos», Luca Di Sciullo.

In Puglia, secondo gli ultimi dati Inps disponibili, i lavoratori domestici regolari sono 33mila in prevalenza donne (29mila) e soprattutto stranieri (quasi 17mila). Durante il periodo pandemico proprio nel Tacco d’Italia è stato registrato il maggior incremento di lavoratori stranieri (+11,4%).

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