Puglia, tamponi periodici per chi assiste disabili gravi

Provvedere a sottoporre a tampone, con cadenza quindicinale, tutti gli operatori (Oss, infermieri, medici, fisioterapisti), impegnati nel servizio di

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Provvedere a sottoporre a tampone, con cadenza quindicinale, tutti gli operatori (Oss, infermieri, medici, fisioterapisti), impegnati nel servizio di Assistenza domiciliare integrata alle famiglie pugliesi che hanno in casa disabili gravi e gravissimi.

È la richiesta avanzata dalle associazioni Comitato 16 Novembre, Disabili attivi e Contro le Barriere al presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, al direttore del Dipartimento Salute Vito Montanaro e ai consiglieri regionali pugliesi.

«Riteniamo questo – sottolineano in una nota – un atto doveroso da parte della Regione, per impedire che, eventuali operatori positivi asintomatici, possano portare il contagio nelle nostre abitazioni». Le associazioni chiedono inoltre «che la Regione si faccia carico di distribuire alle famiglie pugliesi che ospitano i pazienti complessi, specie quelli in regime di deospedalizzazione, i dispositivi di protezione, mai forniti nonostante non si faccia altro che decantarne l’assoluta importanza ed indispensabilità. La Regione ha il dovere di tutelare, con tutti i mezzi di cui dispone, le famiglie che assistono al proprio domicilio il congiunto disabile gravissimo».

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