“Il solstizio d’inverno segna ufficialmente l’avvio della stagione invernale, arrivando al termine di un autunno tra i più difficili degli ultimi

“Il solstizio d’inverno segna ufficialmente l’avvio della stagione invernale, arrivando al termine di un autunno tra i più difficili degli ultimi anni in Puglia, caratterizzato da una sequenza di 31 eventi meteorologici estremi che hanno lasciato segni evidenti sul territorio e sull’agricoltura”. Coldiretti Puglia torna a segnalare i danni causati all’agricoltura durante l’inverno 2025 in Puglia, su cui si sono abbattuti 12 nubifragi, 18 tornado e 1 tempesta di fulmini, oltre a smottamenti e allagamenti causati anche dall’incuria e dalla mancanza di opere di bonifica di canali di scolo gestiti dai consorzi di bonifica.Contributi regionali alle polizze assicurative agricole
L’associazione di categoria chiede alla Regione Puglia che vengano assunte decisioni concrete e immediatamente operative a tutela delle imprese agricole, partendo da due priorità. La prima riguarda l’introduzione di contributi integrativi regionali alle polizze assicurative agricole, per rendere realmente accessibili gli strumenti di copertura contro le calamità naturali. “Senza un sostegno pubblico ai costi assicurativi – spiega Coldiretti Puglia – molte imprese restano scoperte e vulnerabili, esposte a perdite che possono compromettere la continuità aziendale”.Sostegno economico alle aziende in difficoltà
La seconda priorità è il sostegno economico e finanziario alle aziende agricole in difficoltà, colpite da calamità, crisi di mercato e aumento dei costi di produzione. Servono misure rapide e mirate, come accesso al credito agevolato, strumenti di liquidità immediata e interventi straordinari capaci di evitare la chiusura delle imprese e la perdita di occupazione. “Queste non sono richieste generiche – ribadisce l’associazione dei produttori agricoli – ma azioni urgenti che devono segnare una discontinuità nei primi 100 giorni di governo regionale. Coldiretti Puglia è pronta al confronto istituzionale, ma chiede risposte concrete, perché senza imprese agricole in grado di resistere alle crisi non c’è futuro per l’agricoltura pugliese né per il territorio. I fenomeni atmosferici improvvisi e sempre più intensi avrebbero causato danni concreti alle colture, alle strutture agricole e alle infrastrutture rurali. Campi allagati, raccolti compromessi, serre danneggiate e alberi sradicati sono solo alcune delle conseguenze registrate nelle diverse aree della Puglia”.
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“Segnali evidenti del cambiamento climatico”
“L’arrivo dell’inverno avviene quindi in un contesto già fragile, in cui le aziende agricole si trovano a fare i conti – conclude Coldiretti Puglia – non solo con il naturale rallentamento delle attività stagionali, ma anche con i costi e le perdite causate da un clima sempre più instabile. Una stagione complessivamente rientrata nella norma dal punto di vista dei valori medi, ma segnata da fasi molto dinamiche, con sbalzi termici evidenti e una distribuzione delle precipitazioni tutt’altro che omogenea. Eventi estremi che non possono più essere considerati episodi isolati, ma segnali evidenti di un cambiamento climatico che incide direttamente sulla produzione agricola e sulla sicurezza del territorio”.


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