Più la temperatura esterna scende e più aumenta lo stimolo a fare pipì? Si tratta di una reazione naturale dell’organismo per difendere gli organi

Più la temperatura esterna scende e più aumenta lo stimolo a fare pipì? Si tratta di una reazione naturale dell’organismo per difendere gli organi vitali interni dall’abbassamento della temperatura. Il nostro corpo, infatti, deve mantenere costante la temperatura interna, e lo fa anche attraverso la vasocostrizione periferica, ossia restringendo i vasi sanguigni di mani e piedi.
Lo stimolo a urinare è una conseguenza di questa vasocostrizione: il restringimento dei capillari provoca l’aumento della pressione sanguigna, poiché la stessa quantità di sangue deve scorrere in uno spazio ridotto. L’organismo cerca allora di abbassare la pressione.
In estate, la temperatura corporea viene regolata facendo evaporare l’acqua attraverso la sudorazione, ma col freddo sono i reni che filtrano via l’acqua in eccesso nel sangue per ridurne il volume, depositandola nella vescica. A causa di questi meccanismi, più tempo si rimane esposti alla bassa temperatura, più frequentemente i reni porteranno la vescica a riempirsi, spingendoci a fare spesso pipì.

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