La Capitanata si prepara all’allerta arancione, avvisati sindaci e cittadini: “Prestate attenzione”

L’Italia meridionale si prepara ad affrontare una fase di severo maltempo, tant’è che la Protezione Civile ha emesso un bollettino di allerta che preannuncia, a partire dal tardo pomeriggio di oggi, mercoledì 3 dicembre – e per le successive 18-24 ore – l’arrivo di precipitazioni intense, temporali e forti venti su diverse regioni.I fenomeni più significativi interesseranno sin da subito Calabria, Basilicata e Puglia. Le previsioni indicano rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento. Si prevedono venti da forti a burrasca sud-orientali su Puglia e Basilicata, specialmente sui settori Ionici. Non si escludono mareggiate lungo tutte le coste esposte.Dalle 16 del 3 dicembre è in corso l’allerta gialla su tutta la regione, per rischio vento (fino alle 20 del 4 dicembre).Il rischio idraulico
La criticità maggiore è legata all’intensità delle piogge: dalla mezzanotte di giovedì 4 e per le successive 20 ore sono previste precipitazioni da sparse a diffuse con quantitativi cumulati da moderati a puntualmente elevati.Uno scenario che potrebbe comportare un conseguente innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua minori, con un potenziale rischio di inondazione delle aree limitrofe. Attenzione massima nella zona del Tavoliere, bassi bacini dei fiumi e torrenti Candelaro, Carapelle e Cervaro.Allerta arancione in Puglia
In tutta la regione Puglia è stata dichiarata l’allerta arancione per rischio idrogeologico e idrogeologico per temporali, in vigore dalla mezzanotte del 4 dicembre e per le successive 20 ore.Sono previste precipitazioni da sparse a diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, con quantitativi cumulati generalmente moderati fino a puntualmente elevati. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità frequente attività elettrica e forti raffiche di vento.L’alert a sindaci e cittadini
Richiamata l’attenzione delle strutture locali e sollecitata l’attivazione dei piani di emergenza, è stato chiesto ai sindaci di valutare l’adozione di ogni provvedimento utile alla salvaguardia della pubblica e privata incolumità.