Caro materiali, l’allarme di Ance Puglia: “In Puglia a rischio 895 cantieri per opere pubbliche”

L’associazione nazionale dei costruttori edili Puglia (Ance) lancia un segnale di forte preoccupazione riguardo ai "pesanti ritardi" nei pagamenti

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L’associazione nazionale dei costruttori edili Puglia (Ance) lancia un segnale di forte preoccupazione riguardo ai “pesanti ritardi” nei pagamenti dei ristori per il caro materiali e alla “mancanza di stanziamenti adeguati” per coprire il fabbisogno del 2025 e del 2026.

Cantieri e valore economico
Secondo i dati CNCE_Edilconnect, in Puglia sono attualmente in corso 895 cantieri per opere pubbliche, per un valore complessivo di 5,365 miliardi di euro. Di questi, 320 cantieri – pari a 1,296 miliardi di euro – sono legati a progetti finanziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). La mancata possibilità di adeguare i prezzi – secondo quanto segnala Ance – rischia di provocare rallentamenti o addirittura interruzioni dei lavori.

Le parole del presidente Biancofiore
Il presidente di Ance Puglia, Gerardo Biancofiore, sottolinea: “Se nella Legge di Bilancio 2026 non saranno stanziate le risorse necessarie per coprire i maggiori costi derivanti dall’aumento dei prezzi delle materie prime, diventerà impossibile garantire la continuità dei lavori. Le imprese stanno già sostenendo anticipazioni finanziarie molto rilevanti, non più sopportabili a lungo, con il rischio concreto di una paralisi della filiera e di gravi ripercussioni sugli obiettivi del PNRR”.

Un fenomeno ancora attuale
Il caro materiali non può considerarsi superato. I costi di esecuzione delle opere pubbliche – rileva l’associazione – restano significativamente più alti rispetto ai prezzari vigenti al momento delle gare. Secondo i dati Istat, i prezzi di realizzazione delle opere sono cresciuti del 30% rispetto alle previsioni iniziali, trainati dai rincari dei principali materiali da costruzione: acciaio (+30%), bitume (+49%), rame (+65%).

Attesa per la Legge di Bilancio
Biancofiore conclude con un appello: “Sappiamo che Governo e Parlamento stanno ponendo l’attenzione su questo tema e siamo fiduciosi che nell’iter approvativo della Legge di Bilancio possano essere trovate le soluzioni più efficaci per scongiurare il blocco dei cantieri e per non penalizzare lo sviluppo del territorio”.

 

 

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