«Su tutto il territorio italiano, in ogni singolo Comune, grande o piccolo, un’unica giornata per la pace, per ribadire insieme il NO alla Guerra, a

«Su tutto il territorio italiano, in ogni singolo Comune, grande o piccolo, un’unica giornata per la pace, per ribadire insieme il NO alla Guerra, ai suoi orrori, alle sue atrocità e per affermare, senza distinzioni di religioni e di posizioni di politica partitica, senza distinzioni di cultura, di lavoro, di ruolo o di responsabilità sociali, senza distinzioni di età, il SI al dialogo e alla pace: il SI di tutto il popolo italiano fedele alla propria Costituzione».
E’ la proposta lanciata dall’arcivescovo di Manfredonia, Vieste, San Giovanni Rotondo, padre Franco Moscone, con un messaggio indirizzato all’ANCI, l’Associazione nazionale comuni italiani. Un accorato, intenso, estremo appello nella considerazione che «oggi oltre 63 guerre dilaniano i popoli, le nazioni, con conflitti su cui la cronaca quotidiana si sofferma di più, e conflitti dimenticati. Sembra che sia caduta nell’oblio la lezione della Storia e siamo tornati ad essere “homo homini lupus”».
Padre Franco Moscone non è la prima volta che scende in campo contro le guerre e pro per la pace, con iniziative anche eclatanti ma improntate al rispetto del prossimo (non sono dimenticate le manifestazioni pubbliche convocate a Manfredonia e a Bari), e più in generale contro il malaffare e la criminalità. Questa volta ha allargato l’orizzonte sull’onda del “Principio di responsabilità – Un’etica per la civiltà tecnologica”, affermato dal filosofo del ‘900, Hans Jonas, a denuncia delle brutture e delle violenze della Seconda Guerra mondiale.
L’arcivescovo sipontino condividendo la riflessione di Jonas che attribuisce alla esplosione tecnologica la manipolazione non solo della natura, ma anche della guerra per l’uso di nuove armi tecnologicamente sofisticate, chimiche, batteriologiche, droni, fino all’atomica, richiama “L’etica della responsabilità” intesa come «una spinta interiore ad interrogarci, razionalmente ed eticamente, per prevedere quali influssi possono avere le nostre decisioni ed azioni attuali sul futuro della Umanità e del pianeta Terra. Rispondere – è la sollecitazione turbata – non solo del presente, ma anche del futuro, consapevoli che il futuro, in positivo o in negativo, dipende dalle scelte che prendiamo oggi».
Riaffermato che «il principio di responsabilità appartiene a ogni persona», padre Moscone ammonisce come «in questo particolare momento storico, abbiamo il dovere civile, morale e giuridico di contrastare in tutti i modi, il principio che la guerra possa essere lo strumento per risolvere contrasti fra popoli e nazioni. E’ il principio su cui si regge l’ordinamento democratico, il principio che ha segnato il progresso dell’Umanità e della Civiltà».
Di qui il messaggio/proposta rivolto all’Anci, «realtà municipale radicata nel tessuto sociale, geografico e culturale», al suo presidente Prof. Gaetano Manfredi, ai singoli Sindaci, ricordando che la prossima assemblea annuale dell’Anci di Bologna, avrà per tema “Insieme per il bene comune”.
Michele Apollonio

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