«Il Comune di Manfredonia e la Regione Puglia, hanno riaffermato con fermezza e chiarezza il proprio parere negativo nei confronti del progetto En

«Il Comune di Manfredonia e la Regione Puglia, hanno riaffermato con fermezza e chiarezza il proprio parere negativo nei confronti del progetto Energas che si ritiene pericoloso». Il sindaco di Manfredonia, Domenico La Marca, e il consigliere regionale Paolo Campo in rappresentanza della Regione Puglia, hanno ribadito l’ormai nota e inflessibile posizione di Comune e Regione, nei confronti dell’ormai ultradecennale problema del mega deposito di GPL che Energas, nota azienda napoletana, ha progettato di costruire in contrada Spiriticchio, ad alcuni chilometri dall’abitato, in zona industriale. Una vicenda dipanatasi tra tutta una serie di controversie tecniche e amministrative che hanno prodotto momenti di grande tensione nella popolazione di Manfredonia organizzatasi anche in comitati di protesta.
E’ dal 2015 (ma la storia di fatto è iniziata nel 1999 con la Isosar poi divenuta Energas) che si è instaurato un forte e aspro braccio di ferro tra Manfredonia e l’azienda napoletana che è andata avanti nella preparazione di quel progetto ottemperando a tutte le formalità di legge, tant’è che nel 2015 ottiene l’autorizzazione ministeriale al progetto la cui istanza era stata presentata cinque anni prima. Grandi schermaglie e conflitti con il ricorso del Comune di Manfredonia contro il progetto che il consiglio di Stato respinge nel 2023.
Una dura vertenza il cui epilogo è nelle decisioni del Governo di Roma che dovrà pronunciarsi sulla riconferma del progetto oppure sul suo rigetto.
In questa prospettiva il sindaco di Manfredonia, Domenico La Marca, si è presentato dinanzi al Coordinamento istituzionale presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento per il coordinamento amministrativo. Una “forzatura” quella del sindaco La Marca, considerato che l’audizione del Comune di Manfredonia, come ha esplicitato il presidente del Coordinamento, il consigliere Notarmuzio, non era prevista: bastava solo quella della Regione Puglia, presente e rappresentata dal consigliere capogruppo PD, Paolo Campo, la cui posizione in linea con quella del Comune di Manfredonia, è stata rappresentata con decisione.
Comune e Regione all’unisono hanno ancora una volta riaffermato le ragioni che giustificano il “no” all’impianto di GPL: «pericoloso per la sicurezza del territorio e dei cittadini; anacronistico rispetto alle politiche energetiche e ambientali nazionali ed europee; contrario all’idea di sviluppo sostenibile del territorio; fuori luogo per la storia, la vocazione e le prospettive di crescita del territorio».
Una posizione contraria e motivata, da Bari e Manfredonia, nei confronti di un impianto controverso e vecchio ormai di oltre un decennio durante il quale sono maturate e sviluppate altre fonti di energia alternativa. Anche le automobili sono alimentate elettricamente. In questa prospettiva il Comune di Manfredonia è pronta a considerare altre possibilità di impianti energetici sostenibili.
Il sindaco la Marca ha rivolto «in questo frangente cruciale, un appello a tutte le forze politiche di qualsiasi tendenza politica, perché si riconosca la legittimità e la fondatezza delle ragioni che Manfredonia esprime da anni con coerenza e senso di responsabilità».
Michele Apollonio

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