Decaro attende le liste ufficiali, il centrodestra resta diviso: da Piemontese a Cusmai, da Tutolo a Clemente fino a Gatta e De Leonardis, ecco i

Decaro attende le liste ufficiali, il centrodestra resta diviso: da Piemontese a Cusmai, da Tutolo a Clemente fino a Gatta e De Leonardis, ecco i nomi in campo per un seggio in Consiglio regionale.
La breve campagna elettorale per le prossime regionali pugliesi rende molto difficile scalare il consenso dell’elettorato. A detta degli osservatori della politica tutto resterà più o meno com’è con gli stessi eletti e le stesse rendite di posizione di sempre.
I dilemmi di Antonio Decaro da un lato, con l’assenza delle liste ufficiali e l’indecisione del centrodestra dall’altro, che ha atteso sinora le scelte del campo largo progressista e adesso mira a perdere con dignità, hanno reso quasi impossibile a chi voleva tentare la partita di giocare a carte ben scoperte. Con programmi e visione alla mano.
Ma chi saranno i prossimi membri del Consiglio regionale? I bookmakers sono prudenti. L’ex presidente del Consiglio Leo Iaccarino, come abbiamo raccontato, è stato forse un po’ troppo ottimista indicando addirittura 9 eletti a Foggia. È già tanto se saranno 7. Ma guardiamo il dettaglio degli schieramenti, dei partiti e dei civismi.
Centrosinistra
Partiamo dal Partito democratico. L’assessore regionale alla Sanità e vicepresidente della Puglia Raffaele Piemontese sarà il primo degli eletti. E quasi certamente sarà di nuovo assessore (ai Trasporti dopo l’esperienza del Gino Lisa o ancora alla sanità?) se il centrosinistra vincerà.
Per lui il dubbio è uno solo: riuscirà a superare l’immensa onda da 21mila voti del 2020? A detta dei suoi fedelissimi riuscirà nell’intento e si può ben affermare che Raffaele Piemontese ha conquistato pezzi esterni al Pd, grazie alla Sanità e alla sua indubbia capacità di ascolto, come dimostra l’endorsement recente del neo gruppo Insieme per Foggia di Nicola Formica e Benedetto Buenza.
Tutta l’amministrazione dem foggiana e tutta la pattuglia piddina in aula è con lui, sono ormai sanati anche alcuni screzi col gruppo più vicino a Peppino D’Urso. Monte Sant’Angelo, suo zoccolo duro e suo paese d’origine è con lui. E ha dalla sua anche San Giovanni Rotondo grazie al ticket con Maria Fiore, moglie di Salvatore Mangiacotti e cognata di Giuseppe Mangiacotti, consigliere provinciale e sindacalista Cisl in Asl.
Proprio Fiore si gioca il possibile secondo seggio con Paolo Campo, Teresa Cicolella e sopratutto Enzo Quaranta, assessore di Torremaggiore. Il territorio dell’Alto Tavoliere, assente da tempo dai giochi, vuole dire la sua. Se Quaranta riuscirà a trovare un’intesa con i sanseveresi potrebbe essere la sorpresa dem.
Nessuna novità nel M5S, Rosa Barone sarà rieletta
È più dinamica la situazione tra i vari civismi. Gli emilianisti se avranno la loro lista autonoma CON hanno lo scoglio sia del 4% sia di superare per voti le altre province per portare così a Bari il loro uomo Rosario Cusmai, che per 5 anni è stato consigliere politico di staff di Michele Emiliano.
Cusmai è in campagna elettorale permanente, ha già contato i suoi voti, l’obiettivo è superare i 5600 del 2020 e trainare la lista. Pezzi di maggioranza di Lucera e Manfredonia voteranno per lui.
La sfida è sanguigna nella prima lista civica di Decaro. La lotta per uno scranno vedrà protagonisti forse i due uscenti Antonio Tutolo e Sergio Clemente. Ne rimarrà in vita solo uno, è difficile che possano essere eletti entrambi, ma non impossibile se si considerano i risultati di lista che riesce a mettere su in genere l’ex margheritino amico dell’ex premier Paolo Gentiloni.
Tutolo di certo non ha la stessa forza del 2020 nella sua Lucera, ma è stato riconosciuto per tante battaglie, prima fra tutte quella del tubone del Liscione. Clemente ha la pattuglia consiliare e assessorile di Azione a Foggia, che non aveva 5 anni fa.
Nella seconda lista di Decaro c’è una sola protagonista, ossia Graziamaria Starace, l’assessora viestana. Lo sforzo è solo nello scoglio del 4%.
Nella sinistra, come sempre, ci possono essere sorprese. Come dimenticare Anna Nuzziello eletta con poco più di 2mila voti?
Con Nichi Vendola capolista se la giocano in Alleanza Verdi e Sinistra la sipontina verde Innocenza Starace, Antonio De Sabato e Elena Gentile, se davvero sarà candidata.
Centrodestra
Nella coalizione che governa il Paese è tutto molto più liquido. Giannicola De Leonardis e Nicola Gatta sono convinti di poter entrare entrambi in consiglio regionale col partito di Giorgia Meloni, soprattutto se i Fratelli d’Italia supereranno il 15%. A rovinare i loro giochi potrebbero essere l’ex poliziotta Rita Montrone, se saprà giocare l’arma della doppia preferenza, e l’eterno Antonio Giannatempo.
In Forza Italia sembrano appianati i diverbi tra Paolo Soccorso Dell’Erba e il sindaco di Apricena Antonio Potenza, ma ha chance anche il leader dell’opposizione a Manfredonia, ossia l’ex candidato sindaco Ugo Galli.
È guerra aperta nella Lega. Obiettivo: 8% da raggiungere grazie a Vannacci. I due consiglieri uscenti Napi Cera e Jo Splendido se le cantano di santa ragione a suon di comunicati, di temi splatter sui social e di invenzioni pop nel mondo reale come le passeggiate del legale foggiano o i blitz sanitari del dipendente Enel sammarchese. Chi vincerà dei due? Occhio poi a Michaela Di Donna, se davvero sarà candidata in forza dell’accordo tra Carroccio e Udc di Lorenzo Cesa.
Gli uomini di Maurizio Lupi (“Noi Moderati”) vogliono essere della partita. Potrebbero correre Francesco Borgese e Giuseppe Fatigato.


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