Madonna di Siponto, il duro monito del vescovo: “Il male si nutre di silenzio, indifferenza e delega”

Nel giorno clou della Festa della Madonna di Siponto, al termine della processione ecco il tanto atteso messaggio dell’Arcivescovo di Manfredonia-

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Nel giorno clou della Festa della Madonna di Siponto, al termine della processione ecco il tanto atteso messaggio dell’Arcivescovo di Manfredonia-Vieste-San Giovanni Rotondo, Padre Franco Moscone. Tre gli ammonimenti alla città.

“Il primo ammonimento che intendo ricordarti cara Manfredonia è questo: il male ha tre grandi alleati il silenzio, l’indifferenza e la delega. Non possiamo da cristiani, e neppure da cittadini, tollerare un sistema dove le cose contino di più delle persone, dove il profitto precede chi lo produce, dove l’interesse individuale sovverte il bene comune, dove il guadagno di pochi inquina la sana economia, dove l’illegalità si sostituisce alla legge, dove la violenza diventa strumento di imposizione per rafforzare il proprio potere … e potrei continuare con esempi. Il male nelle sue varie forme inquina, sovverte e sfigura sempre Popolo e territorio, Città e Chiesa. Il secondo ammonimento riguarda la prima carenza, attorno alla quale si sviluppano di conseguenza tutte le altre forme di povertà: la carenza di lavoro e la dignità dello stesso. Cito un passaggio dal discorso di Papa Francesco al Corpo Diplomatico del 9 gennaio 2025: “duemila anni di cristianesimo hanno contribuito a eliminare la schiavitù da ogni ordinamento giuridico. Ciononostante esistono ancora molteplici forme di schiavitù, a cominciare da quella, poco riconosciuta, ma assai praticata, che interessa il lavoro. Troppe persone vivono schiave del proprio lavoro, trasformato da mezzo in fine della propria vita, e spesso sono schiave di condizioni lavorative disumane in termini di sicurezza, orari di lavoro e salario”.Non è forse questa la situazione che si vive in modo diffuso sul nostro territorio garganico e nella nostra società? “Occorre adoperarsi per creare condizioni degne di lavoro e perché il lavoro, di per sé nobile e nobilitante, non diventi un ostacolo per la realizzazione e la crescita della persona umana. Nello stesso tempo è necessario garantire che esistano effettive possibilità di lavoro, specialmente laddove una diffusa disoccupazione favorisce il lavoro nero e conseguentemente la criminalità”. Non sono forse questi i pericoli che dobbiamo non solo evitare, ma combattere quotidianamente perché si sono ormai da tempo radicati sul territorio e rischiano di diventare modello affermato se non unico di riferimento?Da ormai diverso tempo si sta sviluppando e crescendo sul nostro territorio una modalità illegale di utilizzare la legge che permette ad aziende ed imprese di fare richiesta di manovalanza straniera per alcuni momenti dell’anno. Peccato che il sistema venga utilizzato per fare mazzetta attraverso l’invito “legale” degli immigrati, che poi vengono lasciati “legalmente” in mano a trafficanti di esseri umani per i lavori più diversi: si tratta di un’immigrazione apparentemente legale, ma sempre schiavista. E’ una modalità crudele di sfruttare le persone, questa volta sotto la copertura della stessa legge, ed allo stesso tempo è una falsificazione del mercato stesso. Ad interessare sono le entrate in nero delle mazzette, non il costo della produzione ed il valore dei prodotti da inserire legalmente sul mercato. Questo gioco va a scapito, non solo dei lavoratori sfruttati e rimessi nelle mani dei caporali, ma delle aziende ed imprese oneste, che si vedono sfavorite nel competere sul mercato, costrette a vendere i loro prodotti ad un prezzo svalutato. Si tratta di un peccato contro l’umanità e di un delitto economico servito sul piatto della legalità. Condanniamo questo traffico, blocchiamone la diffusione, se vogliamo creare nel nostro territorio lavoro vero, lavoro buono, lavoro correttamente retribuito e portatore di sviluppo economico e crescita sociale per tutti.

Ho ancora un terzo ammonimento. Basta con gli affitti brevi per il solo periodo estivo e poi disimpegno, vuoto abitativo, per il resto dell’anno. Quello che sembra un profitto facile e sicuro (anche questo perfettamente legale) finisce col togliere spazio ai progetti dei giovani che vorrebbero mettere su famiglia e rimanere a lavorare nella propria Città e territorio mettendo a frutto le proprie competenze maturate con lo studio e l’esperienza. Questa facile scelta di mercato finisce per soffocare il futuro delle nostre Città, che invecchiano sempre di più perdendo le proprie forze giovanili, e alla fine strozzerà di vecchiaia ed inedia gli stessi affittuari. La corretta scelta economica non è quella che guarda solo al momento presente, ma quella che ha visione di futuro e di Città.Manfredonia, in te ci sono tanti segni positivi, tanta volontà di bene, e quando vuoi sai metterla a frutto e renderla modello anche per altri. Ti ricordo qualche fatto che evangelicamente ha la forza del seme che germina e sviluppa vita trasfigurando Città e Chiesa.Il 28 marzo la nostra Città e quelle vicine (Monte Sant’Angelo, Mattinata, San Giovanni Rotondo, Zapponeta) si sono strette in una marcia di denuncia ed indignazione a sostegno della popolazione di Gaza oppressa e “genocizzata” dallo stato imperialista e colonialista d’Israele: stato che ha fatto della violenza gratuita la propria legge. La capacità di Manfredonia di sentirsi coesa e solidale con la popolazione palestinese, costretta da decenni a rimanere concentrata in un territorio di soli 10 km quadrati maggiore della propria amministrazione territoriale, è stata forte e significativa. Manfredonia ha così saputo risvegliare sentimenti di solidarietà, di denuncia e di impegno per la Pace in tante altre città pugliesi: è diventata capofila di risveglio di coscienze. Manfredonia ne puoi essere orgogliosa; sei capace di sollevare il “pride” per la giustizia e la Pace globale!Il 01 luglio 2025 è stato confiscato un bene immobiliare (un appartamento) alla mafia in pieno centro cittadino e si sta cercando di restituirlo alla Città ed alla sua gente per diventare spazio di servizio pubblico, proprietà comune. Può sembrare piccola cosa, ma è un segno efficace che si può cambiare rotta e logica di potere, si può fare della proprietà “privata” un bene “comune”. La modalità più efficace per sconfiggere il male, nelle sue varie forme – specie quello organizzato -, sta nel trasformare ciò che è suo strumento impositivo in volano di bene pubblico! A questo proposito considero positiva la decisione, di questi ultimi giorni, dell’Amministrazione comunale (come già fatto da quelle di Monte Sant’Angelo e Mattinata) di costituirsi parte civile nel procedimento penale “Mari e Monti” verso imputati per reati di stampo mafiosi.Infine saluto positivamente l’accordo tra Casa della Salute – ARESS – Amministrazioni comunali a 49 anni dall’evento Enichem come segno di democrazia partecipata e volano di maturazione e crescita della Città e territorio. La salute è patrimonio di tutti da difendere e programmare, e l’ambiente è il comune “giardino” di vita per tutti, anche per chi deve ancora nascere.

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saverio serlenga

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