Foggia, Scene di panico al Quartiere Ferrovia: i residenti si organizzano per il controllo di vicinato

E' finita a bottigliate l’ultima rissa segnalata dal Quartiere Ferrovia, tra il viale XXIV Maggio e via Podgora, intorno alle 20 di ieri sera, sab

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E’ finita a bottigliate l’ultima rissa segnalata dal Quartiere Ferrovia, tra il viale XXIV Maggio e via Podgora, intorno alle 20 di ieri sera, sabato 23 agosto. Un gruppo di stranieri ha seminato il panico sul viale della Stazione e in alcune attività della zona.Già qualche ora prima si erano accesi gli animi ed erano volati calci. Poi, la situazione è degenerata e i passanti sono stati costretti a schivare bottiglie rotte, brandite e lanciate dai protagonisti dell’ennesima rissa segnalata dal gruppo ‘Difendiamo il Quartiere Ferrovia di Foggia’, che denuncia un’escalation di violenza. “Se nessuno ci ascolta faremo di tutto, a costo di scendere con i forconi per difendere il nostro quartiere”, avevano avvertito.Più o meno in quegli stessi frangenti, in via Monfalcone, un cittadino straniero dava in escandescenze denudandosi e minacciando i passanti. Le scene che arrivano dal Quartiere Ferrovia hanno scatenato un fervido dibattito sull’emergenza sicurezza. “Gli episodi di violenza nel quartiere Ferrovia si stanno moltiplicando esponenzialmente. Negli ultimi giorni abbiamo contato decine di episodi tra risse, distruzioni di negozi, minacce, consumo di droga in pubblico, degrado diffuso, perfino rapporti sessuali a cielo aperto”, fanno notare i residenti riuniti nel gruppo ‘Difendiamo il Quartiere Ferrovia’.“Non ci sentiamo tutelati”, affermano a gran voce. “Abbiamo chiesto l’aiuto delle istituzioni svariate volte. Oltre tremila persone hanno firmato una petizione che chiedeva, tra le tante cose, la presenza dell’esercito nel quartiere Ferrovia. Siamo stati ignorati – proseguono. Per questo stiamo creando un gruppo di controllo di vicinato, uno strumento permesso dalla legge (art. 3 della legge 15 luglio 2009 n. 94 sul pacchetto sicurezza, circolari del Ministero dell’Interno 2010 e successive disposizioni prefettizie). Ci sono numerosi precedenti in Italia: Verona, Modena, Udine, Ferrara, Mantova, Pordenone, Novara, Parma e decine di altri Comuni – spiegano – hanno attivato gruppi di controllo di vicinato con la collaborazione delle Prefetture e delle forze dell’ordine, riconoscendoli come strumenti efficaci di prevenzione e di presidio sociale. Non possiamo più permetterci di essere stranieri in casa nostra, di avere paura di girare nelle nostre strade, di vedere immondizia e degrado sotto case pagate anni fa centinaia di migliaia di euro. Non possiamo rischiare che scappi il morto prima che qualcuno decida di intervenire concretamente”.

Lanciano un appello ai concittadini: “Chi vuole partecipare può scriverci in privato: se saremo in tanti, potremo attivare i gruppi di controllo del vicinato e difendere il quartiere Ferrovia dal degrado e dalla violenza quotidiana. Visto che nessuno ci tutela a dovere, toccherà a noi. È chiaro: non possiamo far rispettare direttamente la legge, perché non ne abbiamo i poteri – precisano -. Non possiamo fare controlli agli esercizi commerciali, verificare licenze, norme igienico-sanitarie, sicurezza sui luoghi di lavoro, permessi o autorizzazioni. Non possiamo perquisire chi bivacca in cerca di droga. Non possiamo sequestrare i mercatini abusivi. Ma una cosa la faremo: faremo sentire al sicuro i residenti che faranno richiesta di aiuto, controlleremo in tempo reale e documenteremo tutto ciò che avviene”.

 

 

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