A poco più di una settimana dal devastante incendio che ha colpito l’oasi Lago Salso di Manfredonia nel Parco Nazionale del Gargano, siamo tornati

A poco più di una settimana dal devastante incendio che ha colpito l’oasi Lago Salso di Manfredonia nel Parco Nazionale del Gargano, siamo tornati durante un sopralluogo della LIPU. “Nessuna strage di uccelli e di fenicotteri rosa come qualcuno ha voluto farci credere – chiarisce il responsabile della LIPU Puglia Enzo Cripezzi -. Non abbiamo trovato nessun animale morto o incenerito. Il danno è limitato alla cosiddetta fauna minore, quella che ha una scarsa mobilità come insetti e piccoli rettili che non hanno potuto trovare scampo. Ovviamente questo non giustifica l’accaduto. Il danno è evidente, noi calcoliamo circa 250 ettari della parte valliva andati in fumo, 210 ettari di pascoli umidi, sempre a Salso, e 170 ettari distrutti nella Palude Frattarolo. Se questo incendio si fosse verificato tra maggio e giugno sarebbe stata una strage, in quanto la maggior parte delle nidificazioni avvengono in quel periodo”.

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