Continua a bruciare l'Oasi Lago Salso, oasi faunistica patrimonio ambientale di Manfredonia nonchè area protetta di straordinaria importanza natur

Continua a bruciare l’Oasi Lago Salso, oasi faunistica patrimonio ambientale di Manfredonia nonchè area protetta di straordinaria importanza naturalistica situata tra Manfredonia e Zapponeta e rientrante nel Parco Nazionale del Gargano. Dal pomeriggio di ieri, l’area è flagellata dalle fiamme richiedendo l’intervento di squadre a terra (vigili del fuoco, protezione civile e volontari ambientali) e mezzi aerei.
Per tutta la notte, i vigili del fuoco del Comando provinciale e distaccamento di Manfredonia hanno presidiato la zona con diverse squadre e personale Dos (Direttore operazione di spegnimento). Dalle prime luci dell’alba sono tornati in azione due canadair che stanno effettuando diversi lanci di acqua sulla zona colpita.
Maxi-intervento, in fumo 800 ettari di terreno
L’incendio, di particolare estensione e complessità, ha già percorso circa 800 ettari di terreno, compromettendo parte dell’ecosistema locale e minacciando le aziende agricole e zootecniche presenti nell’area.
Sul posto sono attualmente impegnate 28 unità dei vigili del fuoco, provenienti dai distaccamenti di Manfredonia e da altre città con squadre AIB (Antincendio Boschivo) in supporto anche da fuori regione, in particolare dalle province di Chieti, Teramo; 22 operatori dell’ARIF (Agenzia Regionale per le Attività Irrigue e Forestali); 4 DOS (Direttori delle Operazioni di Spegnimento); – 2 velivoli canadair, operativi per le azioni di spegnimento dall’alto;
Su indicazione dei vigili del fuoco, sono state predisposte postazioni di sicurezza a protezione delle aziende agricole e degli allevamenti presenti nell’area interessata dal fronte del fuoco. È stata inoltre attivata dal sindaco, già dalla giornata di ieri, l’unità di crisi del Centro Operativo Comunale (COC), che coordina le attività di emergenza in raccordo con la Prefettura, la Protezione Civile e le autorità regionali e nazionali competenti. Inoltre, il sindaco, ha immediatamente richiesto alla Prefettura la convocazione del Comitato provinciale dell’ordine e della sicurezza pubblica. È stata messa in sicurezza la località Sciale delle Rondinelle, mentre permane la chiusura al traffico della Strada Provinciale 141 nel tratto compreso tra Manfredonia e Zapponeta. Il traffico è stato deviato verso la zona Frattarolo, con segnaletica e presidi a cura delle forze dell’ordine.
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L’incendio partito da un canneto
Le fiamme, secondo una prima ricostruzione, sarebbero partite da un canneto lungo la litoranea sud, e si sono propagate rapidamente a causa del forte vento. “L’incendio ha colpito una zona paludosa ricca di biodiversità, minacciando specie migratorie, vegetazione palustre e habitat protetti. Secondo le prime ricostruzioni, il rogo sarebbe stato appiccato in più punti contemporaneamente, suggerendo un atto criminale premeditato”, spiega in una nota Tonino Soldo, presidente del Circolo ARCI “Maria Schinaia.
“Da alcuni giorni nel territorio di Manfredonia si stanno verificando numerosi incendi. L’ultimo, in ordine di tempo, due sere fa, che ha interessato ecoballe di rifiuti abbandonate nell’area industriale (zona Pip) e poste sotto sequestro. Il giorno prima sterpaglie, macchia mediterranea ed alberi sono stati distrutti dalle fiamme nella zona degli ex Bagni Romagna dove insistono ecoballe di rifiuti, anche in questo caso sversate illecitamente e poste sotto sequestro in attesa dello smaltimento, che fortunatamente non hanno preso fuoco”.

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