Il settore turistico si conferma motore principale dell’occupazione nel mese di luglio 2025, con 136mila lavoratori ricercati, seguiti dal commerc

Il settore turistico si conferma motore principale dell’occupazione nel mese di luglio 2025, con 136mila lavoratori ricercati, seguiti dal commercio (76mila) e dai servizi alle persone (65mila). Questi dati, contenuti nell’ultimo bollettino del Sistema informativo Excelsior, elaborato da Unioncamere e Anpal, evidenziano un forte dinamismo sul mercato del lavoro, soprattutto in vista del picco della stagione estiva.
Nel complesso, le imprese italiane prevedono oltre 576mila entrate nel solo mese di luglio e circa 1,5 milioni nel trimestre luglio-settembre. Tuttavia, permane un problema strutturale: circa 261mila profili risultano di difficile reperimento, pari al 45,4% del totale. In molti casi, la difficoltà è dovuta all’assenza di candidati idonei.
I contratti a tempo determinato rappresentano la tipologia più diffusa, con 370mila posizioni (64,3%), seguiti da quelli a tempo indeterminato (89mila, 15,5%) e in somministrazione (47mila, 8,2%).
Tra i settori maggiormente colpiti dal mismatch occupazionale vi sono le industrie metallurgiche e metallifere (65,5%), il comparto costruzioni (63,1%), l’industria tessile e calzaturiera (59,1%), il legno-arredo (57%) e la meccatronica (55,9%).
Difficili da reperire anche i tecnici specializzati: spiccano i profili nel campo ingegneristico (65,9%), della salute (65,2%) e della gestione dei processi produttivi (63,3%). Situazioni simili si riscontrano tra i professionisti della cura estetica (63,5%) e tra quelli del settore sanitario e sociale (59,8%).
Tra gli operai specializzati, le criticità più evidenti riguardano fonditori, saldatori, lattonieri, calderai e montatori di carpenteria metallica (73,3%), seguiti dagli addetti alle rifiniture nelle costruzioni (71,8%). Anche gli operatori di macchinari automatici per metalli (61%) e i conduttori di macchine movimento terra (60,1%) risultano difficili da assumere.
Le imprese segnalano inoltre una crescente necessità di manodopera straniera, che rappresenta il 20,3% delle assunzioni previste nel mese. La quota cresce fino al 34,5% nel settore agricolo e supera il 30% anche nei servizi operativi, nell’industria alimentare e nella logistica.
A livello territoriale, la domanda più alta si registra nel Sud e Isole (194mila ingressi previsti nel mese), seguite da Nord Ovest (139mila), Nord Est (134mila) e Centro (109mila).
Il bollettino conferma dunque un trend positivo nelle intenzioni di assunzione, ma accompagnato da persistenti squilibri tra domanda e offerta, che rendono difficile la piena copertura delle posizioni aperte, specialmente nei settori tecnici e industriali.


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